Anche oggi la rubrica di “salute e benessere” di ProiezionidiBorsa continua ad informare i Lettori circa i grandi passi avanti che fa la scienza. In questo articolo parleremo dell’Alzheimer, la malattia neurodegenerativa che colpisce, appunto, le cellule cerebrali.
L’Alzheimer è la più diffusa e grave forma di demenza che incide in maniera significativa sulla mente e sulla personalità del soggetto. I sintomi diventano sempre più gravi con il passare del tempo. La malattia, infatti, colpisce in età avanzata, a partire dai 70 anni circa in poi, anche se non è una “regola”. Ci sono sempre delle eccezioni e in questo caso si parla di Alzheimer precoce.
Grandi perdite di memoria costituiscono il sintomo più grave, più trascorre il tempo, più la memoria peggiora. Ad accompagnare la perdita di memoria, inoltre, ci sono altri sintomi: stato confusionale, grave difficoltà nell’esprimersi, nel comprendere e nel movimento.
La ricerca fa passi da gigante
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Non c’è una cura, ma la ricerca fa passi da gigante. Una ricerca italiana sta studiando quanto sia efficace la buccia del limone contro questa malattia. Anche altri studi italiani stanno cercando di dimostrare cosa fare per prevenire l’Alzheimer. Vediamo nel dettaglio nel prossimo paragrafo.
Sembra incredibile, ma questi comuni farmaci potrebbero aiutare a prevenire l’Alzheimer secondo uno studio
L’Università di Torino ha pubblicato uno studio basato su altri studi e ricerche scientifiche, secondo le quali l’assunzione di determinati farmaci previene il rischio di insorgenza dell’Alzheimer.
Questi farmaci sono molto famosi e, almeno una volta nella vita, li abbiamo presi tutti. Stiamo parlando dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e, in modo particolare: diclofenac, ibuprofene, indometacina, ketoprofene, naprossene, oxaprozin, sulindac. Lo studio condotto sui partecipanti del Cardiovascular Health Study ha valutato anche il paracetamolo e l’aspirina, ma per questi due principi attivi la ricerca non ha dato riscontro. Tutti gli altri FANS hanno risposto bene al rischio di insorgenza di demenza. Ecco perché sembra incredibile, ma questi comuni farmaci potrebbero aiutare a prevenire l’Alzheimer secondo uno studio.