Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo. Espresso, americano, turco, viene fatto in mille modi diversi ed è sempre presente nelle nostre tavole. Soprattutto la mattina a colazione è un rito indispensabile per molti di noi per affrontare correttamente la giornata lavorativa.
Una credenza comune è che questa bevanda abbia solo effetti negativi sulla nostra salute e che vada consumata in piccolissime dosi. In realtà sembra incredibile ma questa bevanda che consumiamo tutti i giorni ha degli eccezionali e inaspettati effetti benefici sul nostro organismo.
Infatti, non molti sanno che i benefici sono superiori ai rischi. Questo è quello che dice un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. Questo studio afferma che se si è in condizioni di buona salute (ed escludendo i momenti di gravidanza e allattamento) bere caffè comporta una riduzione del rischio di sviluppare numerose malattie croniche. Questo perché è una bevanda che contiene numerose sostanza nutritive, tra cui le vitamine B2, B3 e B5. Queste vitamine sono utilissime per aiutare i processi metabolici, il sistema nervoso e migliorare il livello di energia.
Sembra incredibile ma questa bevanda che consumiamo tutti i giorni ha degli eccezionali e inaspettati effetti benefici sul nostro organismo
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Il caffè è una bevanda energizzante ricca di antiossidanti. È in grado di stimolare il sistema nervoso centrale e, se assunto nella giusta quantità, può essere consumato senza troppe paure. 4-5 tazzine di caffè al giorno sono capaci di ridurre l’affaticamento e diminuire i tempi di reazione. Migliorano l’energia e stimolano l’attività celebrale, perciò sono utilissimi alla concentrazione.
La caffeina contenuta nel caffè è capace di ridurre l’appetito e dunque di bruciare i grassi e tenere sotto controllo il peso corporeo. Per di più è in grado di tenere sotto controllo anche i livelli di colesterolo nel sangue. Numerosi studi hanno confermato inoltre che il consumo di caffè sembra essere in grado di allontanare alcune malattie croniche come il diabete di tipo 2.
È importante sottolineare che tutte queste indicazioni sono valide per gli individui in pieno stato di salute. Non sono indicazioni corrette per le donne in gravidanza o in allattamento o per individui con patologie pregresse.
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