L’anguria è uno dei frutti estivi per eccellenza. Piace a grandi e piccini, disseta, riempie, sazia ed è anche un promotore di socialità. Un modo per dire che mangiarla in compagnia può stimolare molto questo aspetto della nostra esistenza, che il Covid ha decisamente attenuato negli ultimi due anni. Pensiamo alle classiche anguriate.
Essa è, però, anche uno dei frutti più semplici da riprodurre, seppur con tempistiche piuttosto lunghe. Rispetto ad altri, ha però un enorme vantaggio. Non necessita di un innesto. Come, per esempio, limone, melo, pesco, ciliegio e tutte le piante da frutto.
Per farlo, basterà eseguire poche e semplici operazioni che risulteranno davvero facili anche per chi non ha il dono del pollice verde. Non solo, perché non necessiteremo, almeno all’inizio, di grandi spazi. Di conseguenza l’operazione potrà essere svolta anche da chi non ha la fortuna di possedere un giardino o un terrazzo.
Andiamo con ordine e partiamo dall’operazione più immediata. La raccolta dei semini neri all’interno dell’anguria. Basterà prelevarli con un semplice cucchiaio e andarli a risciacquare, togliendo ogni residuo di polpa.
Dopodiché ecco il primo trucco. Possiamo anche piantare direttamente i semini nel terriccio, ma, prima che si schiudano, passeranno almeno una trentina di giorni. Per ridurre drasticamente questi tempi, sarà sufficiente prendere un bicchiere, riempirlo con tre centimetri di acqua e versare i semi al suo interno. Tenendoli ammollo per quattro o cinque giorni, potremo far sì che l’involucro si ammorbidisca, rendendo più semplice e veloce la fuoriuscita dei germogli.
Sembra incredibile ma possiamo seminare e coltivare l’anguria in vaso sul balcone con questi semplici ed economici trucchi da contadino
Indice dei contenuti
Passato questo periodo potremo mettere i semini all’interno dei vasi. Un diametro di una decina di centimetri, con terriccio soffice e di buona qualità. Questo il suggerimento migliore. Poi, pratichiamo un foro di qualche centimetro, adagiamone uno e andiamo a coprire. Quindi, con uno spruzzino, andremo a bagnare abbondantemente. L’anguria necessiterà sempre di irrigazioni costanti, anche più volte nel corso della giornata.
Basteranno una decina di giorni per veder spuntare il primo germoglio. Entro un paio di mesi, avremo una pianta che raggiungerà senza problemi i 15 centimetri d’altezza, sviluppando un buon numero di foglie. Sarà arrivato il momento di metterla a dimora nel terreno, oppure di spostarla in un vaso molto più capiente. Si consigliano quelli rettangolari da circa 60 o 70 centimetri. Sole e acqua abbondante, non servirà altro e, dopo circa tre mesi, ecco che arriveranno i primi fiori, di un giallo intenso.
Questi dovranno essere impollinati per poi far sì che fruttifichino. Come fare? Semplicemente prendendo due fiori, uno femmina e uno maschio e unendoli tra loro, come se si baciassero. Il primo si riconosce girandolo e osservando una piccola pallina alla base, il secondo ha uno stelo lungo e sottile, senza la presenza del rigonfiamento. Nel giro di pochi giorni, alla base del fiore femmina, la pallina sarà cresciuta. Quella, in futuro, sarà la nostra anguria. Dopo un paio di settimane, questa dovrebbe davvero iniziare a crescere in maniera esponenziale.
Sembra incredibile ma possiamo seminare e coltivare l’anguria con pochi e semplici passaggi. In pochi mesi, se saremo fortunati, potremo godere di diversi frutti. Sempre da consumare con moderazione per non incorrere in alcuni problemi.
Lettura consigliata