Quando si parla di banca siamo abituati a pensare al nostro conto e inevitabilmente ai servizi che normalmente si ricevono. Molti di questi sono a pagamento e quasi sempre corrispondono ad un canone. Perciò quando si parla di banca, spesso, il pensiero va alle spese addebitate ogni tre mesi o al salasso per prelevare in contanti al bancomat.
Può succedere, però, che è la banca a dover pagare. Infatti, sembra incredibile ma i clienti di questa banca avranno un rimborso inatteso direttamente sul conto corrente. Ciò in virtù di una contestazione in tema di trasparenza sulle commissioni effettuata dalla Banca d’Italia. L’Istituto centrale italiano, infatti, ha il compito di vigilare anche sulla trasparenza nelle comunicazioni delle banche ai propri clienti. Tale obbligo si traduce nello spiegare molto chiaramente, anche con esempi pratici, le spese applicate. Pertanto qualunque aumento di costo deve essere previsto e comunicato con massima trasparenza.
Sembra incredibile ma i clienti di questa banca avranno un rimborso inatteso direttamente sul conto corrente
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Tutti dovremmo essere molto attenti alle comunicazioni soprattutto in questi giorni in vista dello stop ai pagamenti per contante superiori a 1.000 euro. Per questo diventa importante controllare questo documento per non perdere soldi sul conto corrente. Alcuni clienti, invece, avranno il piacere di vedere l’accredito della propria banca. In particolare chi potrà verificare il rimborso saranno i clienti della Banca Carige S.p.A.
Quale esito dei controlli di Banca d’Italia la banca rimborserà circa 33 milioni di euro. In particolare, si tratta di commissioni addebitate ai clienti dal 2011 che sono state giudicate contrarie alle norme sulla trasparenza. In generale le commissioni percepite e giudicate illegittime sono legate a servizi di conto corrente.
Il rimborso molto probabilmente avverrà nel 2022 in quanto la banca ha già provveduto a metterle da parte nel bilancio. Tanto si legge nella relazione accompagnatoria del bilancio al 30 settembre 2021di Banca Carige nella quale si confermano gli importi accantonati. Infatti, a seguito della visita ispettiva la banca ha appostato, a titolo precauzionale, 22,6 milioni di euro per le commissioni prelevate dal 2011. A questo importo si aggiunge quello già accantonato nel bilancio 2020 di 10,4 milioni di euro per le commissioni percepite dal 2018 in poi. Detti importi, come si legge nella nota, sono quelli che corrispondono alle aspettative d’indennizzo della Banca d’Italia. Pertanto, a questi correntisti non resta che aspettare perché trattandosi di un rimborso dovrebbe essere riconosciuto automaticamente.