Sembra impossibile ma commettere questo errore nei primi 8 giorni di disoccupazione fa perdere la NASPI

NASPI

In un periodo di crisi occupazionale come quello che stiamo vivendo negli ultimi anni, il lavoro è sempre più a rischio. Il dipendente che perde involontariamente  il posto di lavoro, però, può contare su un importante ammortizzatore sociale, l’indennità di disoccupazione NASPI. La misura spetta in caso di licenziamento, scadenza contratto, dimissioni per giusta causa e alle neo mamme che si dimettono nel primo anno di vita del bambino.

Il beneficio viene riconosciuto, nel 2022, in presenza di un unico requisito contributivo, aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 48 mesi precedenti. Se si commette, però, un errore durante i primi otto giorni dopo la perdita del lavoro si rischia di perdere il diritto alla NASPI definitivamente.

Sembra impossibile ma commettere questo errore nei primi 8 giorni di disoccupazione fa perdere la NASPI

La domanda di indennità di disoccupazione può essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro, ma se si presenta entro l’ottavo giorno decorre a partire proprio dall’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro. Altrimenti la decorrenza dell’indennità è dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda.

I primi otto giorni di disoccupazione non sono in nessun caso indennizzati. Queste prime giornate dopo la cessazione dell’attività lavorativa vengono definite “periodo di carenza”. Si tratta di un periodo in cui il lavoratore resta senza lavoro e anche senza sussidio di disoccupazione.

La circolare INPS 94 del 12 maggio 2015, chiarisce che la rioccupazione nei primi 8 giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro fa perdere il diritto alla NASPI. Questo anche se la NASPI  è compatibile con un nuovo rapporto di lavoro a tempo determinato (o autonomo)  entro determinati limiti reddituali e di durata.

Come evitare di perdere l’indennità

La normativa che regola l’indennità prevede che se si accetta un nuovo contratto di lavoro nei primi 8 giorni di disoccupazione non si ha diritto alla sospensione della NASPI. Questo accade perchè non si è ancora verificato l’inizio del diritto al sussidio.

Ma quando si può mantenere l’indennità pur lavorando? Durante il godimento della NASPI si può accettare un nuovo contratto di lavoro a patto che sia a tempo determinato. Importante anche la durata, che non può essere superiore a 6 mesi e la retribuzione che non può essere superiore a 8.145 euro annui.

Sembra impossibile ma commettere questo errore nei primi giorni dopo la cessazione del rapporto di lavoro, mette a rischio il diritto alla NASPI. Il consiglio, in questi casi, è quello di rimandare l’eventuale nuova assunzione a dopo la presentazione e accettazione della domanda di NASPI. In questo modo si potrà chiedere o la riduzione della misura in base al reddito percepito o la sospensione dell’indennità.

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