Quante volte ci siamo ritrovati, a tavola, una pietanza che è bollente. Il che ci impone di aspettare qualche minuto per iniziare a mangiare. E non è bello. C’è anche chi soffia su ogni cucchiaio o forchetta di cibo messa in bocca. Siamo sicuri, però, che sia questo il modo giusto? E, soprattutto, è davvero utile? Ecco la risposta.
Quando vi servono del cibo troppo caldo, voi cosa fate? Siete di quelli che soffiano, sul cucchiaio del brodo bollente, davanti a tutti i commensali? O aspettate qualche minuto che il cibo si raffreddi da solo, prima di iniziare a mangiare?
Non è banale la domanda, perché la risposta definitiva è, per certi versi, sorprendente. E tutto nasce da uno studio fatto dall’Università di Washington, che faremmo bene ad approfondire. Ne va anche della nostra salute. Vediamo di capire il perché.
Ecco cosa succede se si ingurgita del cibo troppo caldo. E non è una cosa da prendere sottogamba
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Partiamo, prima di tutto, da quello che dice il Galateo. O, almeno, le buone maniere. Mettersi a soffiare, sul cucchiaio, davanti ad altri commensali, è qualcosa che non va mai fatta. Il bon ton insegna che si debba aspettare qualche minuto che il cibo si raffreddi. Insomma, fare le vipere soffianti, in presenza di altri, non è mai educato. Certo, basterebbe servire il piatto alla giusta temperatura, anche se non è uno degli errori che si fanno in cucina. Quasi come sbagliare a condire la bresaola.
Perfetto, ma anche mangiare cibo bollente non va bene per la nostra bocca. Come dicevamo prima, uno studio fatto dall’Università americana di Washington ha stabilito questa cosa. Ovvero, che se beviamo un caffè bollente, o un brodo, o qualsiasi cosa che superi i 110 gradi, finiremo per irritare la bocca. Peggio ancora sopra i 160°, quando il rischio importante è quello di una ustione seria.
Attenzione, perché non sempre è utile soffiare sul cibo ed ecco quando
Perfetto, quindi, detto così sembra che non ci sia soluzione a quella del soffiare con la bocca. Però, sei sicuro che basta soffiare per raffreddare il cibo bollente? Perché non è così automatico come uno potrebbe pensare.
Partiamo da un dato scientifico. L’aria che noi soffiamo, in quel momento, sul cibo bollente è quella corrispondente alla nostra temperatura corporea. Che è inferiore a quella della bevanda calda. Da qui, diventa inevitabile che, soffiando, il cibo, o il brodo o il caffè, si raffreddino.
Sei sicuro che basta soffiare per raffreddare il cibo bollente? Quando va fatto e quando no
Ovvio che il cibo si può raffreddare anche da solo, per il fenomeno della conduzione, ma, ovviamente, ci vorrebbe più tempo e non sempre si vuole aspettare. Diciamo che più è bollente e più efficace sarà l’intervento. Considerando, però, che la nostra aria che soffiamo è di circa 98,6 gradi. Si capisce che se il cibo è caldo, ma non bollente, soffiare non servirà a nulla.
Ovviamente, molto dipende anche dal calore che c’è nella stanza. Se non abbiamo i termosifoni a mille, allora il cibo si raffredderà più velocemente. Poi, soffiare su un liquido ha più effetto che non su un cibo solido. Cosa accade? Essendo umido, si raffredderà scacciando il vapore acqueo dalla superficie del liquido. In pratica, le molecole evaporeranno.