In seguito alla chiusura in lieve rialzo, questa mattina Milano apre in negativo, complice l’avvicinarsi dei Dazi di Trump. Alle ore 9:14 il FTSE MIB segnava 38.989,47 punti a -0,28%. Giù anche gli altri indici: FTSE Italia All-Share apre a 41.292,7 (-0,16%); FTSE Italia Mid Cap a 50.725,58 (-0,04); FTSE Italia Star a 44.491,24 (-0,26%).
La guerra commerciale è in ampio fermento e non risparmia nessun Mercato. Tra Dazi reciproci, consumatori in rivolta, boicottaggi e comparto Auto che cerca una via di fuga, gli investitori stanno probabilmente stringendo i denti per non crollare. I segnali però sono molto preoccupanti.
Occhi puntati su Stellantis, Ferrari, Iveco e settore finanziario
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John Elkann non ha nascosto la sua preoccupazione per i Dazi sulle auto. Stress anche per i titoli Iveco, in calo dell’1,42%. Ferrari, in controtendenza, sale del +2,68% a 402 euro, mentre Goldman Sachs avverte che i prezzi delle auto potrebbero aumentare da 5.000 a 15.000 dollari. Dazi negativi anche per gli Usa: Wall Street cede sotto i segni in rosso di General Motors e Ford a -3,8%.
- Giù le Banche: Unicredit cede l’1,32%; Intesa Sanpaolo l’1,04%; Monte dei Paschi l’1,12%.
Vola l’Oro, l’Europa cerca conforto in Cina?
In piena guerra commerciale, anche gli incidi europei aprono in calo: Londra perde lo 0,29%, Parigi lo 0,51% e Francoforte cede lo 0,47%. Borse asiatiche sulla stessa lunghezza d’onda: Tokyo apre a -1,8%, Seoul a -1,9%, Shanghai e Hong Kong in ribasso dello 0,6%.
- Nuovo record per l’oro: con consegna immediata il metallo prezioso è scambiato a 3.083,96 dollari con un +0,87% mentre con consegna a giugno sale a 3.120,90 dollari con un +0,97%.
Dopo che Donald Trump ha annunciato dazi permanenti al 25% sull’import di auto, l’Unione Europea è decisa a combattere con tutte le sue forze. Ursula von der Leyen, ha affermato che “serve un accordo negoziato. Ma per ora la via diplomatica non ha portato frutti“. Dopo il “niet” degli States, il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, è partito per Pechino sperando in un’alleanza contro il “nemico comune”, la Casa Bianca.