Soprattutto a partire da una certa età, è importante che abbiamo un riguardo particolare verso la nostra salute. La cosa fondamentale è sottoporsi più spesso a delle visite specialistiche, così da tenere sotto controllo il nostro corpo ed eventualmente scoprire in tempo le patologie di cui soffriamo.
Ovviamente, la cosa da evitare assolutamente è di inventarsi cure fai da te per i nostri disturbi. Bisogna, infatti, sempre seguire quello che dicono i medici, gli unici che sanno davvero come curarci.
Oggi ci appoggiamo proprio alle opinioni degli esperti per parlare di un problema molto comune e che affligge tante persone anche in Italia: l’ipercolesterolemia. Come vedremo, secondo la scienza questo sarebbe il segreto per abbassare il colesterolo nel sangue.
Ecco che cosa dicono gli esperti
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A darci indicazioni su questa condizione è la Fondazione Veronesi, che indica che tenere a bada il colesterolo è importante per ridurre il rischio di incidenti cardiovascolari. Infatti, la Fondazione indica che il colesterolo alto è una delle principali cause di infarti e di ictus, che nascono a partire dall’ostruzione delle arterie.
Ad ostruirle sarebbe proprio il colesterolo, che quindi impedirebbe il corretto flusso del sangue nelle arterie. Le cause del colesterolo alto possono essere genetiche, legate alle proprie abitudini di vita oppure potrebbero arrivare da determinate carenze alimentari.
Secondo le evidenze scientifiche, dunque, una riduzione del colesterolo corrisponderebbe anche a un rischio diminuito di infarto e ictus. La fondazione Veronesi indica, quindi, il vero segreto per tenere sotto controllo il colesterolo: combinare dieta, attività fisica e soprattutto, nel caso di problemi genetici, anche alcuni farmaci.
Secondo la scienza questo sarebbe il segreto per abbassare il colesterolo nel sangue
Se dieta ed esercizio non sono sufficienti, la Fondazione Veronesi indica che i farmaci più utilizzati sarebbero le statine, che vengono utilizzati da più di 20 anni per ridurre il colesterolo.
Esse, infatti, ridurrebbero la produzione di colesterolo da parte del fegato. Non tutti possono, però, assumere questi farmaci, perché alcune persone ne sono intolleranti o semplicemente su di loro le statine hanno poco effetto.
A questo punto entrerebbe in gioco un altro tipo di farmaco, utile soprattutto per l’ipercolesterolemia genetica. Questo farmaco riesce a fermare dei recettori che catturano il colesterolo e ne aumentano la quantità nel sangue. I recettori sono trasportati da una proteina, detta PCSK9. Se disattivata, questa proteina permetterebbe di bloccare questi recettori e quindi di ottenere una riduzione del livello di colesterolo.
Si tratta, ovviamente, di un farmaco che deve essere prescritto da un medico, che valuterà caso per caso per capire se questo è il trattamento adeguato.