Se vuoi più soldi in tasca a fine mese taglia queste 3 brutte abitudini e adotta uno di queste 3 strategie di successo

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Con il costo della vita alle stelle e gli stipendi adeguati solo in parte all’attuale inflazione, diventa un’impresa ardua arrivare a fine mese. Anche perché tempi, modi e occasioni per spendere non si contano. Resta invariata, invece, la realtà dei fatti: i soldi a disposizione sono spesso insufficienti per esaudire tutti i bisogni. Se vuoi più soldi in tasca a fine mese? Cosa fare?

Presa consapevolezza di questo stato di cose partono poi gli espedienti volti ad arginare il problema. Noi non possediamo la risoluzione definitiva al fenomeno, e forse non esiste proprio data la sua natura e complessità. Tuttavia, ci sono alcune regolette che storicamente, e mediamente, si sono rivelate efficaci per chi le ha fatte proprie. Infatti, se vuoi più soldi in tasca a fine mese taglia queste 3 brutte abitudini e adotta uno di queste 3 strategie di successo.

L’uso della carta di credito

Un primo accorgimento passa per l’uso oculato della carta di credito. È vero che questo strumento di pagamento agevola gli scambi e supera l’uso del contante, ma è vero anche spesso fa acquistare più del necessario. Poiché le somme sono di norma stornate dal conto il mese successivo a quello della spesa può creare distorsioni sulle risorse effettive di cui si dispone. Inoltre fa perdere di vista la contezza stessa del denaro che il pagamento cash, invece, consente di avere.

In poche parole diventa più sfumato, più labile il concetto stesso di plafond disponibile e quindi si è tendenzialmente portati a spendere di più. Se non si vuole pagare cash allora è molto meglio pagare con il Bancomat, il cui addebito in conto è celere e quindi si real time contezza dei soldi effettivi che si dispone.

Compra oggi e paghi domani

Un’altra formula commerciale tesa a spingere i consumi è il ‘buy now pay later’, cioè il compra oggi e paghi domani. A fine ottobre dello scorso anno intervenne la Banca d’Italia che con un Comunicato richiamò l’attenzione dei consumatori sul fenomeno. Il grave rischio, secondo Bankitalia, è quello di incappare in extradebiti e/o acquisti non consapevoli.

Anche qui la dilazione e/o rateizzazione delle spese porta a vivere l’acquisto in sé con una minore percezione rispetto al pagamento diretto in contanti, per esempio.

Si risparmia subito

Infine una brutta abitudine abbandonare subito è quella di iniziare a risparmiare quando ormai il danno è fatto, cioè i soldi son finiti. Chi gestisce le finanze con cognizione mette subito da parte (all’atto stesso dell’accredito) una parte dei soldi in entrata. Chi ha le mani bucate, invece, inizia a “risparmiare” sui pochi spicci rimasti in tasca a fine mese. In realtà non sui tratta di risparmio ma di pura sopravvivenza. Si dilaziona la spesa dei pochi soldi rimasti fino al momento del prossimo accredito.

Se vuoi più soldi in tasca a fine mese taglia queste 3 brutte abitudini e adotta uno di queste 3 strategie di successo

Poi c’è il capitolo delle buone maniere, cioè dei virtuosismi che se messi in atto portano a fare la differenza. Tradotto, ad avere ogni mese più soldi a disposizione da spendere. Del resto il fine primo e ultimo non è quello di avere un budget più ricco tra le mani? Sì, è quello: avere maggiori risorse per soddisfare più bisogni, primari e non, per sé stessi e i propri cari.

La prima raccomandazione è quella di non limitarsi sempre, solo ed esclusivamente a risparmiare, ma preoccuparsi anche sul come guadagnare. A volte i risparmi e le rinunce che si fanno sono già tante che è quasi impossibile farne di altre. Allora non resta che trovare un secondo lavoro part time, autonomo o alle dipendenze. Oppure accrescere le proprie competenze per poter ambire a avanzamento di mansioni e/o carriera e quindi in un aumento salariale.

Un’altra buona regola è quella del non tenere i soldi fermi o peggio ancora nascosti in casa. Le giacenze eccedenti le ordinarie esigenze possono generare ricche rendite periodiche anche sul reddito fisso a beve termine. Ad esempio abbiamo visto quanto rendono 25mila € a 2 anni sul miglior CD vincolato o il BTP dal rendimento più ricco del momento.

Il budget familiare va organizzato

Infine c’è la più semplice, ma anche la più indigesta delle buone regole: la programmazione dell’intero flusso delle spese. I soldi, per definizione, incarnano potere d’acquisto e tutti, giustamente, ambiscono a manovrare quel potere a proprio piacimento. È un principio sacrosanto e inviolabile.

Tuttavia, come recita un noto refrain pubblicitario, la potenza (nel nostro caso: il potere) è nulla senza controllo. Morale, i soldi in entrata vanno divisi per destinazione tra spese fisse, variabili e risparmio già all’atto stesso del loro accredito. Non farlo potrebbe costare caro. Si tratta infatti di decidere se continuare restare puntualmente ogni mese senza soldi o arrivarci felici e sereni, alla faccia dei soldi!

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