Meglio una ricca cedola periodica o un corposo premio finale? Puntare sull’incasso costante nel tempo o vivere in attesa del maxi bonifico a scadenza? Tutto è relativo e tutto dipende da caso a caso. Un principio che vale non solo riguardo a due diversi investitori, ma anche con riferimento allo stesso risparmiatore in tempi e/o condizioni differenti. Ad ogni modo se vuoi investire i soldi a 3 anni su un titolo con una super cedola o con un super sconto valuta questi 2 BTP.
L’attuale stagione d’oro dei rendimenti sul reddito fisso offre il fianco a un vasto ventaglio di possibili strategie operative (fantastiche quelle di lungo periodo). Vediamone giusto alcune tra le tante.
Il BTP con una cedola fantastica
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Se l’obiettivo primo è la rendita, ossia la cedola, la scelta non può che ricadere sui titoli di Stato con un ricco interesse nominale. Nelle emissioni degli ultimi mesi il MEF ha progressivamente innalzato i rendimenti alle mutate condizioni di mercato. Tuttavia, essi restano dei lontani parenti delle cedole dei decenni ormai andati. Sperare in BTP con tassi nell’ordine del 6, 7 o 9 per cento è solo una dolce, nostalgica suggestione. Forse ritorneranno in futuro, chi lo sa; ad oggi si tratta dello scenario meno probabile in assoluto.
Ora, spulciando tra le emissioni del passato non passa affatto inosservato il bond con ISIN IT0001086567 con cedola lorda al 7,25%. Davvero tanta roba!
Il titolo con la cedola ricchissima quota sopra cento
Il MEF ha emesso l’obbligazione nel lontano 1° novembre 1996 mentre la scadenza è prevista nello stesso giorno del 2026. In sostanza si tratta di un titolo trentennale con altri 3,33 anni di vita residua.
Tuttavia, com’era prevedibile il titolo scambia ben sopra cento, per la precisione a 110,95 centesimi. In pratica servono 11.095 € (più rateo in corso e le commissioni alla banca) per acquistare 10mila € di nominale. Ad ogni modo siamo distanti dai massimi delle quotazioni toccate dal bond nel marzo 2015 in area 165. Altre epoche e altri corsi che non torneranno mai più per questo bond, considerato che tra una manciata di mesi sarà integralmente rimborsato.
Alla attuali quotazioni, quindi, il bond offre un rendimento effettivo netto annuo del 3,20% circa. Quello complessivo si attesta sul 10,50%, mentre il credito d’imposta dovuto all’attuale corso sopra cento è dell’1,22%.
Vuoi investire i soldi a 3 anni su un titolo con una super cedola o con un super sconto valuta questi 2 BTP
Altre volte, invece, la preferenza può ricadere sulla costituzione di un capitale a scadenza. In queste circostanze in genere la strada maestra che si segue è tutt’altra e si tende ad accumulare il capitale necessario nel corso del tempo.
Qui invece il grosso del capitale serve già oggi, al tempo presente, senza nessuna possibilità di accumulazione progressiva. L’unico vantaggio è che si sfruttano le quotazioni sotto cento per incassare una somma maggiore a scadenza (o prima se le condizioni di mercato lo dovessero consentire).
Prendiamo il caso del BTP con ISIN IT0005454241 con scadenza al 1° agosto 2026. L’emittente non paga nessuna cedola (è allo 0,00%), mentre il bond prezza a circa 89,30 centesimi. Potrebbe definirsi un “super sconto” se lo rapportiamo agli anni residui e il rischio connesso all’operazione. In pratica con 8.930 € oggi, più le spese di commissioni, si ipotecano 10mila € tra 3 anni.
In tutti i casi ricordiamo che la ritenuta fiscale su plusvalenze e interessi attivi è al 12,50%. Ancora, al’occorrenza il titolare del bond può rivendere lo strumento prima della scadenza, quando l’emittente riconoscerà il valore nominale 100. Tuttavia, la liquidazione anticipata avverrà ai prezzi battuti dal mercato all’atto della vendita.