In tempo di rendimenti al rialzo aumentano anche i possibili arbitraggi tra le varie opzioni oggi disponibili sul mercato. Inflazione da un lato e fine della politica monetaria espansiva della BCE dall’altro hanno squarciato la “noia” che fino a un paio d’anni fa regnava sul reddito fisso. Tuttavia, spesso si tratta di rendimenti reali negativi, considerato che quello lordo offerto non copre l’attuale carovita.
Immaginiamo il caso di chi incassa in questi giorni un assegno di medio importo o chi dispone di piccoli risparmi che intende mettere a reddito per una manciata di mesi. Come gestirli al meglio?
Per contenere al massimo il rischio considereremo alcuni strumenti del reddito fisso. Qui il rendimento è già noto in partenza e l’intermediario di turno s’impegna al rimborso del capitale a scadenza. Premesso ciò, se stamane porto 5.000 euro in banca o alle Poste dove potrei guadagnare di più?
Due opzioni d’investimento alle Poste
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A partire da ieri 21 marzo 2023, per i titolari di libretto postale è disponibile anche la nuova offerta Supersmart Premium 300 giorni (10 mesi). Sulle somme vincolate il tasso di interesse annuo lordo a scadenza è del 3,00% (ritenuta fiscale: 26%). Tuttavia, oltre al rispetto del vincolo (accantonamento minimo 1.000 €),occorre che si tratti di nuova liquidità versata nei modi già visti.
In alternativa c’è l’offerta Supersmart 180 giorni (6 mesi) con tasso annuo lordo a scadenza dell’1,50%. Qui basta solo accantonare la somma a vincolo e rispettare i 180 giorni previsti dall’offerta.
Oltre all’interesse, le due opzioni presentano ulteriori vantaggi. Cioè garanzia dello Stato sul capitale versato, l’assenza di costi di sottoscrizione, gestione e rimborso che può aversi anche prima della scadenza. In quest’ultimo caso maturano interessi al tasso base a far data dal giorno di attivazione del singolo accantonamento.
Se stamane porto 5.000 euro in banca o alle Poste dove potrei guadagnare di più?
Altrettanto interessante è l’opzione del titolo di Stato a 10 mesi di durata residua. Consideriamo il BOT, lo zero coupon con prezzo al di sotto di cento e rendimento dato dal c.d. scarto di emissione.
Il bond con ISIN IT0005529752 stamane scambia a 97,51 centesimi e scade il 12 gennaio 2024. Il rendimento lordo a scadenza è del 2,553% (circa il 3,15% lordo su base annua) mentre la ritenuta è del 12,50%. Tuttavia, vanno conteggiate anche le spese di compravendita del titolo da corrispondere al proprio intermediario.
Quanto guadagno se vincolo i soldi sul conto deposito
Un’altra potenziale soluzione risponde al nome di conto deposito (CD). I rendimenti offerti sul mercato sono spesso interessanti e il prodotto è generalmente privo di costi di apertura, gestione e chiusura. Inoltre nella misura in cui conto d’appoggio e CD appartengono allo stesso intermediario ne guadagna anche la gestione complessiva dei risparmi.
Il rendimento finale dipende dal diverso combinarsi di più elementi. Ossia presenza o meno del vincolo, eventuali promozioni speciali (sui tassi offerti e/o sull’imposta di bollo), il pagamento degli interessi (anticipati o a scadenza), etc. Un limite, invece, potrebbe essere dato dalla durata specifica dei 10 mesi: in genere gli intermediari lo prevedono a 9 o a 12 mesi. A seconda della durata del vincolo, i migliori rendimenti lordi (ritenuta del 26%) che abbiamo incontrato in rete sono pari al 2,80% (9 mesi) e 3,50% (12 mesi).