Con l’arrivo della stagione autunnale, il carrello della spesa si arricchisce di nuovi ingredienti soprattutto di frutti e ortaggi diversi. Zucche, castagne, fichi, uva, cachi. Solo per citare alcune delle prelibatezze che allietano il nostro palato in autunno. Tra gli altri in questa sede parliamo dei cachi, frutti peculiari di origine cinese poi diffusi nel corso dei secoli in Giappone e in tutta la penisola coreana fino a giungere nella metà dell’800 in California. Da qui poi in Europa. Oggi molti di quelli che troviamo dal fruttivendolo o banco frutta del supermercato sono di provenienza italiana.
Proprietà
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Si tratta di un frutto abbastanza calorico infatti l’Istituto di Ricerche Humanitas ci ricorda che ogni 100 gr di cachi apportano 70 gr di calorie. Contengono, tra le altre sostanze, vitamina C, potassio, fosforo e magnesio. Ancora calcio e beta carotene. Grazie alle loro proprietà i cachi possono rivelarsi utili per rafforzare le difese immunitarie grazie alla vitamina C; sono anche utili per la salute degli occhi e aiuterebbero a dimagrire perché aumentano il senso di sazietà.
Se soffriamo di pressione bassa dovremmo prestare attenzione al consumo di questo frutto di stagione
Secondo l’Istituto Humanitas però dobbiamo prestare attenzione particolare alla quantità di cachi che vogliamo ingerire se soffriamo di pressione bassa. Sembrerebbe infatti che i cachi possano essere associati ad una riduzione della pressione; quindi, potrebbero aiutare chi soffre di ipertensione (unitamente ad apposite terapie farmacologiche). Di contro non essere affatto d’aiuto per chi ha una pressione arteriosa che a stento raggiunge i valori minimi. Infatti, se soffriamo di pressione bassa dovremmo prestare attenzione al consumo di questo frutto di stagione. In questo caso, infatti, potrebbe essere utile ridurre al minimo il consumo di tale frutto anche se buono e gustosissimo.
Altri benefici del cachi
Cautela quindi se soffriamo di pressione bassa. Per il resto, in generale, i cachi apportano diversi benefici. Sono ricci di fibre e quindi un toccasana per l’intestino e per la salute del cuore. Inoltre, ci ricorda l’Istituto Humanitas, i cachi svolgerebbero anche attività antinfettive, antinfiammatorie e antiemorragiche. Inoltre, con il loro contenuto di molecole dall’attività antiossidante possono aiutare l’organismo a proteggere le cellule dall’invecchiamento. Sono considerati anche antitumorali.
Curiosità
I cachi si prestano ad una lunga conservazione. Soprattutto quelli non astringenti possono sostare in frigorifero davvero per diversi giorni e possiamo consumarli solo quando la polpa sarà diventata morbida.