Mai come oggi ci manca l’esperienza della musica dal vivo. Sopportando un po’ di nostalgia, allora, alleviamo la mancanza con il ricordo. Molte sono state le occasioni memorabili, che hanno contribuito ad amplificare l’impatto della musica sulla società. Woodstock, Copacabana, Central Park: se siamo stati a uno di questi concerti abbiamo fatto la storia.
Se siamo stati a uno di questi concerti abbiamo fatto la storia
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Siamo nel 1994, sulla spiaggia di Copacabana c’è il concerto del cantautore britannico Rod Stewart, per celebrare il nuovo anno. Il pubblico presente è di circa 3,5 milioni di persone (numero che oggi ci fanno ancora più effetto).
Sempre a Copacabana, nel 2006, arrivano i Rolling Stones, che richiamano una distesa di un milione di persone. Gli Stones suonarono su un palco imponente, lungo circa 22 metri, costato all’organizzazione 5 milioni di dollari.
Ma c’è anche un po’ di musica classica nei concerti da record. Nel 1986, a Central Park, suona la New York Philarmonic, richiamando un pubblico di 800.000 persone. L’evento, organizzato in celebrazione della Statua della Libertà, è ad oggi il concerto di musica classico con più pubblico.
Restando a Central Park, nel 1997 i ritmi country di Garth Brooks radunarono 750.000 persone.
In Europa?
Anche l’Europa è stata protagonista di concerti che resteranno impressi nella storia della musica. Nel 1997, il pioniere dell’elettronica Jean Michel Jarre suonò a Mosca davanti a 3 milioni e mezzo di persone. Numeri da record, a cui il francese era abituato, avendo suonato per 1 milione e mezzo di persone a Parigi e 2 milioni a Houston.
Nel 2008, al LoveParade di Berlino, festival di musica da strada nato nell’anno della caduta del muro, arrivarono 1 milione e 600.000 spettatori.
Chiudiamo menzionando le due indimenticabili serate dell’11 e 12 luglio 1986, in cui i Queen suonarono nello stadio di Wembley (Londra) davanti a 200.000 persone. Per rivivere le emozioni di quelle sere, consigliatissimo il fortunato film “Bohemian Rhapsody”, del 2018.
Approfondimento
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