La natura ci offre sempre spettacoli meravigliosi attraverso i suoi colori e profumi. Quella che vogliamo fare scoprire oggi è una pianta molto particolare con la quale potremo rendere più belli i nostri ambienti. I suoi fiori sono così eleganti che sono stati scelti come simbolo nazionale di alcuni paesi come l’Argentina e l’Uruguay. La Redazione vuole dare dei consigli su come coltivare al meglio questa meravigliosa pianta. Infatti, se scegliamo di coltivare questa pianta avremo meravigliosi e scintillanti fiori simili al corallo che faranno invidia ai nostri vicini. Scopriamo insieme come coltivare l’albero del corallo.
L’albero del corallo
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L’albero del corallo è una pianta da fiore originaria del Sud America, ma ormai diffusa in tutto il mondo. Il suo nome reale è Erythrina crista-galli, ma in Italia è conosciuta come albero del corallo proprio grazie ai suoi caratteristici fiori. Le sue foglie di forma ellittica sono dotate di piccioli e sono disposte sui rami in modo alterno. I suoi fiori sono ciò che più contraddistingue questa pianta: i suoi colori variano dal rosso scuro al rosso scarlatto. Nascono in infiorescenze ed ognuna di esse è formata da circa una trentina di fiori. La fioritura di questa pianta avviene in primavera fino all’inizio dell’estate ed è in grado di attirare api ed insetti impollinatori. I frutti dell’albero del corallo sono baccelli contenenti semi a forma di fagiolo. Questi si presentano di colore rossastro e poi diventano marroni una volta maturi.
Come coltivarla
La crescita di questa pianta è molto lenta e potrebbe scoraggiare alcuni di noi. Per chi ha la pazienza di aspettare il risultato però sarà magnifico. Quindi, se scegliamo di coltivare questa pianta avremo meravigliosi e scintillanti fiori simili al corallo che faranno invidia ai nostri vicini. Per farlo, il momento migliore è la primavera e dobbiamo scegliere un terreno ampio oppure un vaso dal diametro di almeno 30 centimetri. L’albero del corallo è essenzialmente una pianta da esterni, ma, nonostante ciò, si può coltivare anche in vaso.
Per farla crescere bene, scegliamo un terriccio sciolto e ricco di sostanza organica. Quindi, quando decidiamo di metterla a dimora (tra aprile e maggio è il momento migliore) concimiamola con letame maturo. Per quanto riguarda l’irrigazione, dobbiamo bagnarla una volta ogni 10 giorni nei mesi più caldi e quando le precipitazioni sono più scarse. Cerchiamo però di evitare i ristagni idrici che farebbero marcire in fretta la nostra pianta.
Consigli
Essendo una pianta molto delicata nei suoi primi anni di vita, ricordiamo di proteggerla nei mesi più freddi con teli in tessuto non tessuto. Invece, in estate possiamo ripararla con una semplice rete ombreggiante.
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