Gli italiani hanno iniziato a presentare la propria dichiarazione dei redditi. Una incombenza annuale alla quale non possiamo sottrarci. I più si affidano ai CAF o ai commercialisti, per evitare di commettere errori. Abbiamo tempo fino al 30 giugno 2022 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale. Scadenza che slitta fino al 30 novembre 2022 se la presentazione viene effettuata invece per via telematica, direttamente dal contribuente o da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati. Con l’angoscia di aver fatto tutto bene, perché le multe sono sempre in agguato e inaspettate. Come quelle anche fino a 435 euro per comportamenti che tutti facciamo normalmente in auto senza sapere di violare il Codice.
Ecco quanto rischiamo di pagare se non presentiamo per tempo la dichiarazione
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Cosa succederebbe se, come contribuenti, non dovessimo presentare la dichiarazione dei redditi 2022? Che rischieremmo una pesante multa. Ciò, perché, se non lo facessimo, impediremmo alla Agenzia delle Entrate di accertare e, soprattutto, quantificare le imposte da noi dovute. Il che viene punito con una multa che è pesantissima. In pratica, dovremmo pagare una sanzione che oscillerebbe tra il 120% e il 240% dell’ammontare delle imposte che ci toccherebbe normalmente pagare.
A volte, potrebbe trarci in inganno il fatto di non dover versare imposte. Non importa, perché anche in questo caso siamo obbligati a presentare la dichiarazione. Non essendoci una imposta di base dovuta, come si calcola la multa? Se presentiamo la dichiarazione che abbiamo omesso, entro l’anno successivo, pagheremo fino a 500 euro di multa. Se, invece, continuassimo a non farlo, potremmo subire multe differenti. Ovvero, fino a 1.032 euro per quelle fino al 2015 e sino a 1.000 euro dal 2016 in poi.
Se sbagliamo a compilare la dichiarazione dei redditi 2022 possiamo rimediare così ma attenzione alla multa fino a 1.032 euro
E c’è anche il rischio galera. Per omesse dichiarazioni fino al 2015, con imposta dovuta evasa sopra i 30mila euro, da 1 a 3 anni di reclusione. Dopo il 2016, per evasioni sopra i 50mila euro, da 1,5 a 4 anni di carcere. Attenzione che non tutti devono presentare la dichiarazione dei redditi. L’elenco, oltretutto, è lungo e conviene esaminare il documento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate che specifica chi sia esonerato dalla presentazione. Ad esempio, chi percepisce stipendio e pensione corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto. O le rendite erogate dall’INAIL esclusivamente per invalidità permanente o per morte. L’elenco, come detto, è più lungo.
E se sbagliamo a compilare la dichiarazione dei redditi 2022, cosa rischiamo? Se abbiamo sbagliato a compilare il 730 ordinario, dobbiamo rivolgerci a CAF e Patronati, che compileranno un 730 integrativo, con le dovute correzioni. Con il 730 precompilato, invece, dovremo annullare la dichiarazione dei redditi inviata. A questo punto, correggiamo gli errori ed inviamo in via telematica il nuovo modello 730. Con il Modello Unico, invece, dovremo fare una dichiarazione correttiva e integrativa. Come? Barrando la casella “dichiarazione integrativa” che si trova sul frontespizio. Nel dubbio, andiamo sempre tramite CAF, Patronati o commercialisti.
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