Il modello ISEE è un documento importantissimo per accedere a tanti Bonus, agevolazioni e a prestazioni legate al reddito. È inoltre fondamentale anche ai fini della determinazione dell’importo dell’assegno unico. Per questo è necessario rinnovarlo annualmente e non dimenticare questa data se non si vogliono perdere un bel po’ di soldi
Sul finire dell’anno a causa degli innumerevoli festeggiamenti e appuntamenti tra parenti e amici potrebbe essere sfuggita qualche scadenza importante. Ad esempio, la scadenza di un documento molto importante senza il quale possono perdersi Bonus e agevolazioni, come il modello ISEE.
Chi è beneficiario di prestazioni legate al reddito dovrà pertanto affrettarsi alla presentazione del Modello ISEE per non rischiare la relativa sospensione. Lo stesso vale per coloro che sono beneficiari dell’Assegno Unico. Infatti, anche se l’INPS ha comunicato che per molte famiglie già beneficiarie dell’assegno non è necessario presentare una nuova domanda, il discorso cambia per l’ISEE. Per coloro che sono già percettori, infatti, i dati della domanda saranno prelevati dagli archivi dell’Istituto e utilizzati per il pagamento della prestazione.
Per quanto riguarda la determinazione degli importi relativi a gennaio e febbraio 2023 continuerà a utilizzarsi l’ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022. Ma entro il 28 febbraio sarà necessario presentare il modello ISEE se non si vogliono perdere un bel po’ di soldi.
Se non vuoi che arrivi l’assegno unico nella misura minima non dimenticare questa data
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Per continuare a beneficiare dell’intero importo è necessario presentare la DSU aggiornata, come ha specificato l’INPS nella circolare n.132 del 15 dicembre 2022. In assenza di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata, l’importo dell’assegno unico sarà calcolato con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa di riferimento. In particolare, chi non provvederà all’aggiornamento riceverà l’importo minimo di 50 euro a figlio. Pertanto, a partire dal mese di marzo 2023 l’INPS erogherà l’importo minimo dell’assegno unico a tutti coloro che non avranno provveduto a tale adempimento.
Qualora gli interessati provvedano a presentare la DSU entro il 30 giugno 2023, gli importi già erogati per il 2023 saranno adeguati da marzo 2023. In tal caso l’INPS provvederà poi a corrispondere anche gli arretrati dovuti a partire dal suddetto mese di marzo.
Come provvedere all’aggiornamento
L’INPS nella suddetta circolare ricorda, inoltre, che gli interessati potranno presentare l’ISEE in modalità ordinaria o precompilata. Nel caso di ISEE precompilato sono disponibili le modalità semplificate di accesso al Sistema ISEE mediante la propria identità digitale. Potranno farlo tutti i componenti maggiorenni che autorizzano il dichiarante alla precompilazione dell’ISEE, senza dover produrre gli elementi di riscontro.
Infatti, l’accesso del dichiarante è consentito anche qualora ciascun componente maggiorenne acceda al Sistema informativo dell’ISEE precompilato per autorizzare la precompilazione dei dati. Pertanto, se non vuoi che arrivi l’assegno unico nella misura minima da marzo in poi non dimenticare di aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio.