Per alcuni, perdere i chili di troppo potrebbe rivelarsi un’impresa che rasenta l’impossibile. Può succedere che, nonostante i profusi sforzi per ottenere risultati evidenti e tangibili, si stenti a dimagrire. Questo, può avere diverse motivazioni. Anzitutto, bisognerebbe riattivare il proprio metabolismo basale, prediligendo i cibi giusti. Secondariamente, sarebbe utile parlarne con il proprio medico curante, anche se si è già seguiti da un dietologo. Infatti, se non si perde peso, potrebbe essere colpa del fatto che le cellule del corpo potrebbero avere una scarsa resistenza all’insulina.
Se dovesse verificarsi questo, il glucosio non sarebbe più assorbito come nutrimento nelle cellule, ma resterebbe in circolo a livello ematico. La salute è determinata da infinite variabili ed è tanto più delicata quando si parla di ormoni. Infatti, quando questi ultimi sono scompensati, le conseguenze potrebbero rivelarsi drastiche.
Se non si perde peso potrebbe essere colpa della resistenza all’insulina
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Gli forzi per dimagrire spesso sono vanificati dall’impatto che ha l’insulina sull’organismo. Infatti, nella circostanza in cui i livelli di insulina fossero troppo elevati, potrebbe essere molto difficile riuscire a bruciare i grassi, anche avvalendosi di diete ed allenamento. Purtroppo, per misurare tali livelli, le normali analisi del sangue non sarebbero sufficienti, anche perché si tratta di una cosa che non c’entra nulla con la presenza del glucosio a livello ematico. L’ormone denominato insulina è un indicatore di come il corpo reagisce all’eccesso di zuccheri e viene liberato nell’organismo proprio allo scopo di ridurre il glucosio nel sangue. Se si sospetta di aver sviluppato un’insulino-resistenza, sarebbe utile sottoporsi a un Homa Test, che dovrebbe essere prescritto dal medico.
Sintomi della resistenza all’insulina
Un costante desiderio di cibi dolci, accompagnato da sonnolenza dopo aver ingerito cibi molto calorici, come carboidrati o fritti, irritabilità, mangiare in piedi o camminando. Una delle caratteristiche più significative che potrebbero denotare una resistenza all’insulina, potrebbe essere anche quello di non riuscire a saltare neppure un pasto. Un’altra particolarità di chi soffre di questa problematica, è la concentrazione di grasso sull’addome. Infatti, sarebbe comprovato che ogni ormone, nel corpo umano, avrebbe una sede determinata in cui andare a depositare i grassi.
Conseguenze
Un alto livello di insulina nel sangue, determinerebbe l’impossibilità per l’organismo di bruciare i grassi. Inoltre, ciò potrebbe causare un eccesso di trigliceridi e grassi cattivi, correlati al colesterolo, a discapito di quelli buoni. Un altra conseguenza tipicamente rilevata sarebbe l’aumento della pressione sanguigna, assieme ad un alto rischio di contrarre malattie cardiovascolari. L’insulino-resistenza, oltretutto, potrebbe inibire la produzione di testosterone. La cosa più grave che potrebbe capitare, come conseguenza, sarebbe l’aumento esponenziale dell’ormone igf1, che sarebbe direttamente correlato alla possibilità di sviluppare dei tumori. Tutto ciò farebbe dell’insulino-resistenza una problematica da non sottovalutare assolutamente.
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