Se non è Alzheimer o depressione, ecco a cosa sarebbero dovuti sbalzi d’umore, confusione mentale e vuoti di memoria

menopausa

Spesso ci sono sintomi che sono i medesimi di terribili malattie e il nostro pensiero corre subito a queste ultime. È il caso, ad esempio, di sintomi come la sensazione di confusione mentale oppure di improvvisi cambi umorali. Questi segnali del nostro corpo sono certamente da non trascurare ma non sempre sarebbero riferibili all’Alzheimer. Pertanto non bisogna temere di affrontare le indagini mediche necessarie perché tali sintomi potrebbero essere causati da una condizione assolutamente fisiologica. Se la sensazione di confusione o i vuoti di memoria interessano dei soggetti donne fra 40 e 50 anni potrebbe trattarsi della sindrome pre-menopausa. Vediamo allora in cosa consisterebbe questo disturbo che è però assolutamente naturale.

Se non è Alzheimer o depressione, ecco a cosa sarebbero dovuti sbalzi d’umore, confusione mentale e vuoti di memoria

Per prima cosa occorre precisare che sarebbe più corretto parlare di perimenopausa (dal greco peri significa vicino) ossia periodo vicino alla menopausa. Nel gergo comune, invece si parla di premenopausa che sarebbe l’intera parabola del ciclo mestruale, dal primo ciclo alla menopausa. Il periodo della peri-menopausa può essere anche relativamente lungo, iniziando addirittura una decina di anni prima della menopausa vera e propria.  I sintomi citati non sono naturalmente tutti e pertanto andiamo a passarli in rassegna.

I segnali più comuni

Il sintomo più ricorrente è la diminuzione del flusso mestruale. Si tenderebbero a verificare alterazioni della frequenza del ciclo con fenomeni ogni 20 giorni oppure al contrario ritardi significativi. La diminuzione progressiva di estrogeni e progesterone inoltre potrebbe causare il progressivo indebolimento muscolare. Si potrebbero accusare dolori muscolari o stanchezza ma un buona attività fisica potrebbe aiutare a mantenere il giusto tono muscolare.

Altra manifestazione della condizione della menopausa sarebbe l’insonnia o una minore qualità del sonno. Questo fastidioso problema potrebbe essere causato dalla diminuzione di progesterone ma non è nulla di irrisolvibile. Basterà parlarne con il proprio medico curante e si potrà tornare a dormire sonni beati.

Non è raro anche prendere qualche chiletto in più in quanto il metabolismo rallenta ma gli esperti sconsigliano drastiche diete fai da te.

Infine si possono verificare anche modifiche dell’apparato urogenitale con episodi di secchezza vaginale.

Naturalmente occorre affidarsi al medico curante e al proprio ginecologo di fiducia per curare questi fastidi. Si tratta di sintomi che possono essere eliminati facilmente grazie ad un consulto medico. Inoltre uno stile di vita sano e l’eliminazione dell’assunzione di fumo e alcol potrebbero costituire un fattore determinante per una perimenopausa serena.

Se non è Alzheimer o depressione potrebbe dunque trattarsi di questa condizione naturale.

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