Se non c’è testamento anche a questi parenti spetta l’eredità dei soldi su conto o libretto postale

defunto

Al momento dell’apertura della successione, i legittimi eredi hanno diritto a ricevere una quota dei beni del defunto. Ma come si divide il patrimonio se il deceduto non ha lasciato dichiarazioni scritte?

In moltissimi casi succede che il titolare dei beni non esprima le proprie volontà testamentarie. Pur tuttavia, anche senza spendere somme di denaro, si possono individuare i familiari e gli amici cui lasciare un bene.

I nostri esperti hanno, infatti, spiegato ai Lettori come lasciare un testamento valido in casa senza pagare il notaio. Ciò perché non sempre è indispensabile recarsi presso uno studio notarile e sostenere i costi della consulenza. Inoltre forse pochi sanno che che è addirittura possibile in punto di morte esprimere le ultime volontà senza ricorrere a dichiarazioni scritte. In tal caso conviene pertanto capire come fare un testamento orale valido con o senza notaio.

A volte succede di voler escludere qualcuno dal godimento dell’eredità. Potrebbe trattarsi di un figlio, come anche di un nipote o un altro familiare con cui non si hanno più rapporti. Col il passare degli anni potrebbero infatti rovinarsi alcune relazioni familiari al punto da desiderare di estromettere il parente anche sul piano economico. Pur tuttavia se non c’è testamento, anche a questi parenti spetta l’eredità dei soldi su conto o libretto postale. Ma allo stesso tempo è utile sapere che vi sono almeno 3 beni che non fanno parte dell’eredità. Il che significa che nell’asse ereditario non confluiscono propriamente tutti gli averi del defunto.

Se non c’è testamento anche a questi parenti spetta l’eredità dei soldi su conto o libretto postale

Quando il defunto non lascia precise disposizioni su come spartire il proprio patrimonio ci si deve attenere alla normativa relativa alla successione legittima. In particolare è l’articolo 565 del codice civile a individuare quali debbano essere i soggetti che possono beneficiare dei beni del defunto. Vi sono infatti parenti fra cui dividere il patrimonio anche quando il testamento risulta annullato, smarrito o distrutto.

I dubbi più grandi riguardano i casi in cui il defunto non ha né figli, né nipoti, né fratelli o sorelle e neanche genitori. In tali circostanze i beni della successione spettano nella misura del 50% ad eventuali nonni e bisnonni di parte materna. Beneficiano dell’altra metà invece gli ascendenti della linea paterna.

Pertanto si divide fra questi eredi e in parti uguali la liquidità in giacenza sul conto bancario o su un libretto di risparmio postale. In assenza di ascendenti invece acquisiscono la proprietà delle somme di denaro in deposito i parenti del defunto entro il 6° grado. Nell’ordine dunque a beneficiare della successione sarebbero gli zii, i prozii, i cugini, i cugini di 2° e 3° grado e il prozio del genitore.

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