Se abbiamo dolori muscolari e ci sentiamo affaticati oppure le articolazioni sono rigide e non riusciamo a dormire bene è necessario stare attenti ad alcune patologie. Se ne parla poco ma questa malattia autoimmune che all’inizio compare sporadicamente potrebbe aggravarsi col tempo e peggiorare.
È la fibromialgia che deriverebbe da diversi fattori tra cui alcuni genetici, traumatici o infettivi.
La tesi più accreditata afferma che i disturbi insorgano a seconda di come il cervello elabora il dolore.
Sintomi e trattamenti
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I dolori possono svilupparsi in zone muscolari nevralgiche o periferiche ed essere sordi e duraturi e farsi più intensi se si effettuano pressioni anche leggere.
Esiste una scala di intensità attraverso cui determinare i punti sensibili tramite cui arrivare a una diagnosi che anticipa i trattamenti da seguire.
Se i dolori riguardano almeno 11 punti sensibili e durano da un minimo di 3 mesi si può arrivare a una diagnosi che però non deve essere legata ad altre patologie in corso.
Le analisi che vengono prescritte hanno lo scopo di escludere la presenza di queste patologie e di stabilire uno stato attuale delle funzionalità del sistema immunitario.
Si tratta di esami del sangue approfonditi che vengono concordati con il medico.
Inizialmente le cure si basano su assunzione di farmaci e modifiche delle abitudini quotidiane. I farmaci sono analgesici o antiepilettici affiancati solitamente a terapie psicologiche che tengano sotto controllo i fattori di stress.
Se ne parla poco ma questa malattia autoimmune molto dolorosa per cui si può richiedere l’invalidità potrebbe essere curata in modo particolare
Già dal 1992 l’OMS ha riconosciuto la fibromialgia come patologia reumatica. In Italia colpirebbe tra il 2% e il 4% della popolazione.
Nelle linee guida dell’INPS non compare come una di quelle patologie per le quali debba essere riconosciuta una invalidità. Le commissioni mediche ASL però tendono ad avvicinare questa malattia all’artrite reumatoide e in questo modo intendono aprire degli spiragli.
È necessario munirsi di certificato medico che deve accompagnarsi alla compilazione della domanda di invalidità da spedire all’INPS.
In Parlamento si continua a combattere per ottenere una legge che inserisca la malattia nei LEA visto che almeno 3 milioni di persone sono colpite da questo male.
Il DDL Bilancio 2022 ha stanziato 5 milioni di euro per lo studio, la diagnosi e la cura della fibromialgia.
Una speranza arriva da uno studio che approfondisce i benefici dell’utilizzo della camera iperbarica.
Su 24 donne che soffrirebbero di questa patologia, 5 sedute a settimana protratte per 2 mesi avrebbero ridotto i dolori in maniera decisa.
Le risonanze magnetiche effettuate dopo i trattamenti hanno evidenziato diverse modifiche nell’attività cerebrale riguardante l’area in cui è presente il dolore.
Questo è il segno che l’ossigeno a pressione elevata potrebbe intervenire non solo superficialmente.
Così come avvenuto per i casi di ictus, questo tipo di terapia aiutando i neuroni coinvolti a guarire potrebbe colpire il dolore proprio alla sua radice.