Assicurarci una adeguata dose di riposo notturno è uno tra i più grandi favori che possiamo fare al nostro fisico. Innanzitutto questo consente al corpo di recuperare le energie e disporne più a lungo durante la giornata evitando stati confusionali e debolezza. In secondo luogo un buon riposo è importante per permettere al fisico di rimettersi in sesto stabilizzando la pressione, rigenerando i tessuti donando nuova brillantezza alla memoria.
Tuttavia non sempre questo riesce e la causa potrebbe essere quella che generalmente, sbagliando, associamo ad un sonno profondo.
Se la notte russiamo come i tromboni infastidendo chi dorme con noi ecco cosa potremmo fare per smettere
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In molti credono che russare sia sintomatico di un sonno profondo e ricostituente, ma non è assolutamente così. Il russare, detto anche roncopatia, potrebbe non solo rovinare la qualità del sonno ma addirittura diventare un fattore di rischio. Queste vengono definite apnee notturne, ovvero circostanze in cui a causa della mancanza di ossigeno potrebbero verificarsi scompensi pressori e affaticamento per il cuore. Non solo, alcuni studi suggerirebbero come il russare potrebbe incidere anche sulla memoria assottigliando i lobi temporali.
Insomma, russare è un problema da non sottovalutare, specialmente se protratto a lungo nel tempo. Stati confusionali al mattino e gola secca potrebbero essere campanelli d’allarme per questa situazione. Inoltre, altrettanto importante, se la notte russiamo come i tromboni potremmo rovinare anche la qualità del sonno di chi ci dorme accanto. Ma allora cosa possiamo fare per ridurre questo fenomeno?
I consigli della scienza
Come sempre, il primo consiglio utile è quello di cambiare abitudini e stile di vita. Le persone più colpite da roncopatia, ad esempio, sono quelle in sovrappeso. Un motivo in più, dunque, per praticare più attività fisica e seguire un regime alimentare corretto. Per questa ragione è importante cercare di moderare i pasti serali stando leggeri ed evitare alcol e fumo prima di andare a dormire. Inoltre sarebbe sconsigliabile dormire sulla schiena facendo pressione sui tessuti molli che comprimendosi ci faranno vibrare ad ogni respiro. Esistono poi cerotti e farmaci specifici e dispositivi orali a questo scopo, così come dispositivi meccanici che però devono essere prescritti da un medico.
I rimedi della nonna
Naturalmente, come per tutto, esistono anche rimedi della nonna che potrebbero tornare utili. Tra questi pare che infusi a base di cipolla prima di andare a dormire potrebbero essere utili decongestionando le vie respiratorie. Allo stesso modo anche oli essenziali, come quelli alla lavanda, eucalipto, pino mugo e menta piperita potrebbero aiutare a questo scopo.
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