Se la batteria del telefono dura poco e si cerca maggiore autonomia attenzione a non commettere questo sottovalutato errore

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L’autonomia di un telefono è uno di quei parametri che interessano l’acquirente. Tuttavia, è innegabile che nel tempo la batteria subisca un deterioramento e veda calare le prestazioni. E sono in molti a volersi garantire l’uso dello smartphone oltre i suoi limiti di durata.

Soprattutto quando si è consci di non avere, per lungo tempo, una presa di corrente a disposizione. In molti ricorrono ai power bank. Si tratta di quelle batterie portatili che si collegano al proprio dispositivo e garantiscono la ricarica.  Sono un’ottima soluzione se la batteria del telefono dura poco o comunque si ha bisogno di estenderne l’autonomia, ma bisogna stare attenti.

Ok ad allungare l’autonomia della batteria, ma attenzione

Lo dimostrano recenti fatti di cronaca. In una scuola italiana, infatti, uno di questi supporti ha finito per esplodere all’interno di uno zaino, mandando in ospedale alcune persone per inalazione di fumo.

Indipendentemente da quale sia l’origine di questo specifico episodio, il fatto diventa utile per considerare alcuni fattori.

Quando, infatti, si acquista un power bank, bisognerebbe non commettere l’errore di affidarsi a modelli troppo economici. Articoli di cui magari si disconosce l’origine, tenuto conto che si può entrare in possesso di oggetti che possono diventare l’origine di eventi spiacevoli.

Se la batteria del telefono dura poco e si cerca maggiore autonomia attenzione a non commettere questo errore

Un power bank è una batteria vera e propria. La casistica che emerge lascia intendere che situazioni in cui si concretizzano i rischi siano rare, ma possono diventare più probabili se ci si affida a prodotti inaffidabili.

I power bank possono, infatti, surriscaldarsi fino a produrre scoppi che possono portare ad inalazioni di fumo. Come, appunto, testimoniano le cronache. Ma ci sono anche delle indicazioni che può seguire chi ne ha uno e lo utilizza abitualmente.

Chi ne fa uso dovrebbe periodicamente valutarne la forma, per capire se ci sono delle bozze, dei rigonfiamenti o comunque delle deformazioni. Quello è uno dei segnali che potrebbe suonare come un campanello d’allarme.

Ci sono, inoltre, da considerare una serie di fattori di rischio. Ad esempio, si ritiene preferibile non collegare lo smartphone o il tablet se sono particolarmente caldi, a maggior ragione se le temperature atmosferiche sono alte.

La necessità di utilizzare prodotti affidabili vale anche per eventuali caricabatterie che devono ricaricare un power bank. Qualora non siano integri, magari perché anch’essi di qualità scadente, potrebbero favorire lo sviluppo di surriscaldamenti.

Situazioni che, ovviamente, è il caso di valutare più attentamente nei periodi in cui le temperature si alzano. Il caldo, come accade ad esempio per il computer, rappresenta un elemento di cui tenere sempre conto nell’ambito della tecnologia. E attenzione, dunque, a non commettere l’errore di comprare strumenti che potrebbero celare costruzioni o assemblaggi scadenti.

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