Il rischio di fallimento per una banca non è una ipotesi così remota. Abbiamo appreso di recente come alcuni grandi istituti esteri siano falliti, oppure salvati in extremis o abbiano attraversato un momento difficile. Cosa dovremmo fare se la nostra banca mandasse dei segnali preoccupanti di solidità finanziaria?
Fidarsi delle banche è bene, ma non fidarsi del tutto è meglio
Indice dei contenuti
La sicurezza dei risparmi è una delle principali preoccupazioni degli italiani e la maggior parte di loro sceglie banche che percepiscono come affidabili e solide. Tuttavia, i recenti fallimenti bancari hanno scosso la fiducia del pubblico e hanno sollevato domande sulle reali garanzie offerte dalle banche. Il fallimento della banca californiana SVB, il salvataggio della svizzera Credit Suisse e le difficoltà della banca tedesca Deutsche Bank hanno acceso un campanello d’allarme. La crisi di questi istituti ha dimostrato che anche le grandi istituzioni finanziarie possono essere vulnerabili e che i risparmi dei clienti non sono sempre al sicuro.
In Italia, il fenomeno dei fallimenti bancari è stato particolarmente diffuso, con numerose banche che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni. Nonostante ciò, i conti correnti degli italiani a fine dicembre del 2022 avevano 1.180 miliardi di euro. Alla luce dei recenti eventi si evidenzia come sia importante scegliere con cura la propria banca e informarsi sulle sue reali capacità di garantire la sicurezza dei propri risparmi. La prudenza è la chiave per evitare brutte sorprese.
A volte cambiare banca può essere utile e non è complicato come si pensa
Il rischio di una banca che fallisce può essere una situazione molto preoccupante per i correntisti. Quando il rischio è imminente i clienti si precipitano a prelevare il loro denaro per evitare di perderlo. Tuttavia, questo atteggiamento può essere controproducente e causare ulteriori problemi all’istituto, aggravandone la posizione finanziaria. Se la banca rischia di fallire, è importante agire in modo proattivo e affidarsi a un altro istituto affidabile e solido. In questo modo, si può evitare di dover affrontare il rischio di un fallimento bancario e di dover correre a prelevare i propri soldi. Si può cambiare banca quando si dovesse intuire che il nostro istituto di credito potrebbe avere qualche difficoltà.
Cambiare banca può anche essere un’opportunità per migliorare la gestione dei propri risparmi e ottenere maggiore soddisfazione dai servizi bancari utilizzati. Molti però non lo fanno, un po’ per pigrizia e un po’ perché pensano sia complicato cambiare banca. Invece è semplicissimo.
Se la banca rischia di fallire, meglio effettuare un trasferimento di conto
Cambiare banca è molto più semplice di quello che si pensi grazie alla portabilità del conto. Ogni correntista ha il diritto di spostare i servizi e i fondi da una banca all’altra e questo diritto è tutelato dalla legge. Il trasferimento può essere chiesto alla nuova banca, che si occuperà di svolgere tutte le pratiche in collaborazione con la vecchia banca. Da sottolineare che tutta l’operazione deve avvenire a titolo gratuito.
La trasferibilità del conto può essere effettuata anche in presenza di una posizione debitoria nei confronti della vecchia banca. Anche chi ha un mutuo, o un conto in rosso, può servirsi della portabilità. Infatti, portabilità del conto su una nuova banca non significa automaticamente chiusura del vecchio conto corrente. La portabilità implica il trasferimento di denaro e servizi dal vecchio al nuovo istituto, ma non la chiusura del vecchio conto. Questo rimarrà attivo finché il cliente non decida di chiuderlo.