Il panorama dei titoli di Stato (c.d. sovrani) è ricco e variegato in termini di soluzioni. Ciò consente al risparmiatore di percorrere più sentieri per attuare le sue strategie di investimento. Vediamo quali sono le principali.
Se le vie del risparmio sono infinite, quasi altrettanto si può dire sul modo di investirli. C’è chi predilige le criptovalute o le materie prime, chi si rifugia nel mattone o in Borsa o sul reddito fisso.
In quest’ultimo caso l’emittente s’impegna al rimborso del capitale a scadenza e a pagare un interesse spesso noto in partenza. In particolare, se investi in BOT, BTP e titoli di Stato hai almeno 7 modi diversi per guadagnare a seconda dei casi.
Le principali obbligazioni sovrane
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I titoli di Stato (c.d. bond sovrani o sovereign bond) in Italia li emette il Dipartimento del Tesoro del MEF. Il risparmiatore li acquista o in asta di emissione o sul MOT, il mercato secondario.
A seconda del rendimento, i titoli di Stato si possono variamente classificare.
Gli zero coupon come i BOT, per esempio, non staccano cedole durante il periodo di maturazione. Il ritorno (positivo o negativo) è dato dallo scarto di emissione, cioè dalla differenza tra il valore 100 finale e quello di emissione. Oppure tra il prezzo di acquisto e quello di rivendita, come nel caso del BOT appena emesso, alquanto interessante.
I titoli a rendimento fisso (Tf) sono i classici BTP, con cedola nota in partenza e fissa fino a scadenza. Varia il rendimento se l’acquisto avviene sul mercato secondario.
Titoli di Stato a tassi indicizzati o del tipo step-up
Tra zero coupon e bond Tf si apre il mare magnum delle forme ibride, i titoli di Stato a tasso variabile (Tv).
I bond a cedole step-up come i BTP Futura offrono tassi cedolari crescenti con il passare degli anni. Quelli dei primi anni sono i più bassi, in parte compensati dal premio fedeltà intermedio e/o finale (solo per chi compra in emissione).
Per chi punta a proteggere il potere d’acquisto del capitale ecco il titoli indicizzati all’inflazione. In Italia il Tesoro emette sia titoli agganciati all’inflazione europea che italiana. Il meccanismo è più o meno simile, varia solo il tasso d’inflazione a cui è indicizzato il rendimento. Al riguardo, dal 6 al 9 marzo avremo la 19° emissione del nuovo BTP Italia. Prevede una durata di 5 anni e un premio fedeltà a scadenza dell’8% per chi acquista in emissione.
Sul mercato dei bond sovrani in generale s’incontrano anche bond di indicizzazione differente rispetto a quella reale (come l’inflazione). Il parametro di riferimento può essere di natura finanziaria (ad esempio il tasso Euribor) o valutaria.
Se investi in BOT, BTP e titoli di Stato hai almeno 7 modi diversi per guadagnare oltre alla cedola
Infine, per chi ha elevata propensione al rischio ecco altri due modi per guadagnare.
Il primo è la plusvalenza, cioè il guadagno in conto capitale dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e rivendita. Spesso è un’operatività di breve termine ricercata dagli speculatori abili a muoversi su questi mercati.
Poi ecco i titoli di Stato in valuta estera (dollari, sterline, etc.) Il ritorno finale è frutto di un mix combinato tra cedola (o della struttura dei rendimenti prevista dal titolo), il valore di rimborso e l’andamento della valuta nel tempo.