Se impariamo questo antichissimo mestiere potremo fare molti soldi e aiutare a salvare il nostro pianeta

api

La rivoluzione digitale degli ultimi anni ha completamente cambiato il mondo del lavoro. Sono nate moltissime nuove professioni e altrettante sono andate perse. Oggi noi di Proiezionidiborsa parleremo proprio di una di queste: quella dell’apicoltore. E se impariamo questo antichissimo mestiere potremo fare molti soldi e aiutare a salvare il nostro pianeta.

Come diventare apicoltori

Le api sono uno degli insetti più importanti al mondo. Il loro “lavoro” di impollinazione garantisce la sopravvivenza di specie di piante molto diverse fra loro. E la biodiversità è un presupposto fondamentale per la vita del pianeta.

Ecco perché diventare apicoltori può rivelarsi molto utile. Soprattutto in un’epoca in cui le coltivazioni intensive e i pesticidi hanno ridotto incredibilmente il numero di api.

Non possiamo, però, puntare sull’improvvisazione. Il primo passo è quello di studiare le api. Acquistiamo dei manuali e impariamo a conoscere la vita, le abitudini e l’habitat di questi preziosi insetti. A questo punto possiamo contattare un’associazione riconosciuta di apicoltori e frequentare un corso professionale. Normalmente durano alcuni mesi ma in molti casi ci permetteranno di ottenere il riconoscimento ufficiale.

Il passaggio successivo sarà quello di mettere in pratica le conoscenze acquisite. Contattiamo un apicoltore esperto e chiediamo la possibilità di fare uno stage o un periodo di prova presso la sua azienda.

Quando ci sentiremo in grado di iniziare potremo passare all’acquisto dell’attrezzatura e delle nostre prime api.

Se impariamo questo antichissimo mestiere potremo fare molti soldi e aiutare a salvare il nostro pianeta: quanto guadagna un apicoltore

Il consiglio è quello di iniziare la nostra attività a piccoli passi. Stanziamo un budget di circa mille euro che comprenderà il corso, le attrezzature e la prima colonia di api. Non potremo rinunciare ai vestiti protettivi, alle arnie e agli strumenti per estrarre il miele.

A questo punto dovremo denunciare il possesso dell’alveare alle autorità e adempiere tutti gli obblighi burocratici. Ma in pochi giorni potremo iniziare a lavorare.

Iniziamo come “hobbisti”, ovvero senza vendere il miele. Questa soluzione ci permetterà di capire se siamo davvero portati e di imparare a gestire l’alveare senza errori. Se i riscontri sono positivi possiamo diventare imprenditori apistici o professionisti.

Ovviamente., i guadagni dipenderanno dalla dimensione della nostra attività. In linea di massima gli apicoltori amatoriali incassano tra i 7 e i 10mila euro annui. E questo al netto delle spese per le attrezzature e delle variazioni del prezzo del miele. Le imprese professionali che riescono a produrre più di 100 kg di miele all’anno hanno fatturati sull’ordine dei 100mila euro.

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