Se il testamento olografo non si trova, pochi sanno che è questo quello che succede ai beni dell’eredità

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Molti sanno che è possibile fare testamento senza avvalersi dell’aiuto di un professionista. Non è necessario chiamare un avvocato o un notaio per scrivere le proprie ultime volontà. Il codice civile prevede, infatti, che il testatore possa fare testamento anche in completa solitudine. Proprio per la grande riservatezza, che scrive il testamento in solitudine, molte persone scelgono il testamento olografo.

Il codice civile prevede che un soggetto possa redigere il testamento olografo in completa solitudine, senza l’aiuto di un professionista, e conservarlo presso di sé. Può tenere, infatti, nascoste le sue ultime volontà fino a dopo la sua morte. Il contenuto del testamento si conoscerà solo una volta aperta la successione.

Se il testamento olografo non si trova, pochi sanno che è questo quello che succede ai beni dell’eredità

Il testamento olografo è molto apprezzato, oltre che per la grande riservatezza che garantisce, anche per un’altra ragione. Ovverosia la semplicità di scrivere questo tipo di atto. Il codice civile richiede solo che il testatore lo scriva di suo pugno, lo dati e lo firmi. Questi sono gli unici requisiti formali del testamento olografo. I giudici, però, negli anni hanno ricavato tutta un’altra serie di regole non scritte, che il testatore deve rispettare quando fa testamento. Altrimenti potrebbe rischiare che il giudice glielo annulli.

Ad esempio, i giudici hanno spiegato che nel caso ci siano più testamenti olografi, non è detto che quello successivo revochi sempre quello precedente. Infatti, in alcuni casi entrambi possono essere considerati validi ed efficaci. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 22191 del 2022, ha affrontato un altro caso interessante. Ha spiegato cosa succede se c’è la prova dell’esistenza di un testamento olografo che, però, non si trova in originale.

Dove finiscono i beni dell’eredità

Nel caso analizzato dai giudici, esisteva una copia stampata del testamento, ma l’originale non si trovava in alcun luogo. I giudici hanno ritenuto che se non si trova la copia originale del testamento olografo, questo si presume distrutto e quindi revocato. E se il testamento olografo è smarrito, pochi sanno quale sorte tocchi ai beni dell’eredità. In pratica, i giudici spiegano che se il testamento non c’è, è smarrito o distrutto, si applica la successione legittima.

Sarà, cioè, il codice civile a stabilire a chi vadano i beni del defunto e in quale percentuale. Infatti, la successione legittima interviene proprio a ripartire i beni del defunto quando il testamento manchi oppure sia invalido. Siccome la Cassazione equipara lo smarrimento dell’originale del testamento alla sua distruzione, e quindi, revoca, si applica la successione legittima. E i beni dell’eredità seguiranno la divisione del codice civile.

Approfondimento 

Per essere sicuri di ottenere l’eredità, gli eredi dovrebbero controllare questo requisito fondamentale ma sottovalutato del testamento olografo

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