Sono tra gli animali più amati eppure dovremmo fare molta attenzione alle malattie che potrebbero portare in casa. Anche se siamo convinti che i gatti non possano contagiarci, potremmo avere brutte sorprese a causa di un graffio. Il 35% dei gatti sarebbe portatore di malattie trasmissibili tramite i graffi e a dirlo è uno studio americano del Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie. Si tratterebbe della Bartonella, una malattia causata da batteri che vengono trasmessi all’uomo tramite i graffi. Le attenzioni dovrebbero aumentare quando in casa ci sono dei bambini, sarebbero loro le vittime principali di questo tipo di contagio.
Facciamo tutti i controlli del caso e portiamo il gatto dal veterinario per visite programmate e cerchiamo di monitorare la sua salute, soprattutto quando insorge la febbre. La temperatura normale dei gatti si aggira sui 38 o 39 gradi. Le preoccupazioni dovrebbero arrivare quando la temperatura sale sopra i 39 gradi. Sopra i 41 ci potrebbe essere un danneggiamento degli organi. Il campanello d’allarme cui prestare attenzione quando qualcosa non sta andando per il verso giusto riguarderebbe le orecchie. Se il felino ha le orecchie calde potrebbe essere malato e avere bisogno di cure.
Come effettuare la misurazione
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Se il nostro gatto soffre, le orecchie potrebbero essere calde, e sarebbe probabile la presenza di un’infezione che giustifica la febbre. Il modo in cui possiamo misurare la febbre del gatto sarebbe per via rettale. Perché non si traumatizzi sarebbe necessario calmarlo e tenerlo stretto rassicurandolo. L’operazione fatta da soli potrebbe risultare difficile. Il retto dovrebbe essere lubrificato con la vaselina per fare in modo che il termometro entri con facilità.
Il termometro dovrebbe avere la punta fine in modo da non fargli male e dovrebbe essere flessibile per assecondarne i movimenti. È possibile misurare la febbre anche dal padiglione auricolare ma il risultato non sarebbe ugualmente preciso. Oltre alla temperatura alta dovremmo preoccuparci in caso di temperatura bassa. Cioè inferiore ai 38 gradi. Non è detto che il pelo riesca a proteggerli dal freddo invernale, soprattutto le razze più piccole. Essendo animali indipendenti che stanno spesso fuori casa potrebbero rischiare l’ipotermia.
Se il nostro gatto soffre, questi rimedi potrebbero aiutarlo
Se la febbre è salita a causa di un’infezione batterica potrebbe essere necessario l’intervento di un veterinario che gli somministri degli antibiotici. Dovremmo occuparci della sua alimentazione e di farlo bere per non rischiare la disidratazione. Se il gatto non beve si dovrebbe provvedere per via endovenosa o sottocutanea. Non dovremmo mai curare il nostro gatto dandogli medicinali prescritti agli umani o altri prodotti che non siano stati consigliati dal veterinario.
Cosa dare al gatto con la febbre? Se l’animale sta male potrebbe non mangiare. La dieta equilibrata è consigliata in fase di prevenzione. Verdura, carne e pesce dovrebbero integrare croccantini vitaminici o bocconcini proteici per fare in modo che la salute sia sempre ottimale. In ogni caso, un’influenza potrebbe essere dietro l’angolo se entra a contatto diretto con altri gatti malati, oppure se viene ferito da oggetti infetti. Rimedi efficaci ma innocui potrebbero essere la salvia e l’echinacea che stimola il sistema immunitario senza fare danni. In ogni caso il consiglio del veterinario sarebbe utile per la quantità di tisana da fargli bere che dipenderà dal suo peso.
Quando dobbiamo preoccuparci
Oltre a preoccuparci se il gatto soffre quando la febbre supera i 39 gradi, dovremmo farlo anche quando la febbre poco sopra i 40 non va via. Se dura da diversi giorni qualche malattia potrebbe essere presente. Per questo i test appositi da ambulatorio sarebbero così importanti.
Il nostro compito sarà quello di agire con prontezza e di sistemare al meglio il posto in cui il gatto dorme o riposa. Fare in modo che il posto sia fresco e non eccessivamente illuminato, che l’aria abbia circolato e non sia ristagnante, utilizzare asciugamani umidi e freschi per dargli sollievo. Se vogliamo utilizzare il ghiaccio facciamolo appoggiandolo alle zampe. Quando il gatto ha la febbre si impigrisce e smette di giocare, correre e saltare, non mangia e respira affannosamente. L’aumento della temperatura sarebbe la conseguenza dell’infezione già in atto.