Capita a tantissimi di dover convivere con un cane dispettoso, che ogni volta passa una bicicletta vicino si altera o, peggio, la insegue. Ecco come fare
Applicare il metodo non solo risolverà un’azione che mette in pericolo l’equilibrio nostro e dei ciclisti. Ma soprattutto forniremo una regola essenziale per il nostro cane. È infatti applicabile in qualsiasi situazione di pericolo, in cui è richiesto per il cane disciplina nel fare la cosa più semplice ma essenziale: stare fermi. Vedremo così in quante situazioni della nostra vita l’insegnamento risulterà utile. Da quando un animale pericoloso come una vespa entra in casa (e noi dobbiamo evitare che il cane si avvicina), a quando, ad esempio, ci troviamo in un negozio e vogliamo che il nostro cane aspetti fuori.
Basterà infatti applicare l’esercizio, per ottenere che il cane semplicemente, anche se non legato, ci aspetti. Così se il nostro cane insegue le biciclette è perentorio insegnargli il comando per non farlo mettere in pericolo.
Un esercizio elementare da realizzare
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L’esercizio è estremamente semplice ed è finalizzato a ottenere il cosiddetto blocco a terra per il nostro cane. Per realizzare l’esercizio abbiamo bisogno esclusivamente di uno spazio all’area aperta dove ci sia della terra, un piccone per esercizi(si può comprare presso molti negozi di animali), dei biscottini e un guinzaglio allungabile. Ci vorrà pazienza e molta pratica, ma i risultati potrebbero essere fenomenali.
Il primo passo è quello di fissare bene a terra il piccone. Fungerà da perno al quale uniremo il guinzaglio con il cane. Poniamoci di fronte al cane, allontaniamoci di un passo e, non appena vedremo che si muove dalla situazione distesa a terra, diamogli un ordine (tipicamente “terra!”) per fargli riassumere la posizione. Avremo cura di premiarlo ogni volta che questa viene assunta.
Il cane gradualmente apprenderà i vantaggi che ottiene dal mantenersi fermo in attesa. Poco alla volta potremo allontanarci sempre di più, tranquilli che il cane è legato dal guinzaglio al piccone. L’obbiettivo è quello di farlo mettere a terra nel punto più lontano possibile da noi. Solo una volta riavvicinati potremo premiare il nostro cane.
Ogni qualvolta si dovesse ripresentare la situazione in cui una bici sfreccia vicino al nostro cane, e questi di conseguenza vuole rincorrerla, basterà chiedere al nostro cane di mettersi a terra. Nel medio e lungo termine, ovviamente, non sarà più obbligatorio premiare il cane. Avrà semplicemente interiorizzato l’importanza di assumere il giusto comportamento. Ancora più a lungo, diventerà superfluo chiedere al nostro cane alcunché, visto che oramai avrà imparato che è meglio mantenere la calma.
Se il nostro cane insegue le biciclette è perentorio insegnargli il comando per non farlo mettere in pericolo
Educare il proprio cane non è un fatto di etichetta pensato per venire incontro all’educazione umana. È invece un mezzo fondamentale per assicurare il benessere del proprio animale.
Lo dimostra benissimo l’insegnamento da realizzare per evitare che il nostro cane salga sui letti o sulle poltrone del salotto, che potrebbe addossargli delle responsabilità non gli spettano. Oppure anche l’esercizio pensato per non far agitare come un pazzo il nostro cane quando suona il campanello oppure qualcuno entra dentro casa.
Lo stesso avviene con il comando relativo allo stare a terra. Che potremo utilizzare in qualsiasi situazione avvertiremo un pericolo.