Se il marito lavora e la moglie è disoccupata si può chiedere il reddito di cittadinanza?

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In molte famiglie italiane si fa fatica ad arrivare a fine mese e a coprire tutte le spese necessarie soprattutto se ci sono figli da mantenere. Quando bisogna far quadrare i conti con un solo stipendio diventa davvero difficile trovare le risorse  economiche per sostenere i costi della vita quotidiana. A seguito della pandemia inoltre molti contribuenti hanno perso l’impiego o hanno subito una riduzione dell’orario lavorativo. Ciò ha moltiplicato le difficoltà finanziarie di molti lavoratori che hanno dovuto dare fondo ai risparmi degli ultimi anni. Se le entrate mensili scendono al di sotto di una specifica soglia è possibile ottenere dei sussidi governativi. Pertanto è fondamentale capire con quale reddito ISEE si può richiedere all’INPS il reddito di cittadinanza nel 2021.

E ciò perché se l’ammontare complessivo dei redditi non supera le soglie previste dagli aggiornamenti del Decreto legislativo 58/2019 si può inoltrare richiesta. Ma anche se il marito lavora e la moglie è disoccupata si può chiedere il reddito di cittadinanza? E se invece accade che sia il marito a ritrovarsi senza impiego può comunque richiedere gli assegni mensili in attesa di un nuovo lavoro? In realtà è possibile ottenere il riconoscimento dei sussidi anche se non si posseggono alcuni specifici requisiti. Infatti ecco quando si ha diritto al reddito di cittadinanza 2021 anche con ISEE oltre i limiti.

Se il marito lavora e la moglie è disoccupata si può chiedere il reddito di cittadinanza?

Anche se uno dei due coniugi ha un regolare contratto di lavoro è possibile richiedere la ricarica del RdC se il reddito familiare è inferiore ai limiti fissati. In sostanza il riconoscimento degli aiuti economici dipende dalla situazione economica complessiva del nucleo familiare e non dalla condizione lavorativa dei suoi membri. Pur tuttavia alcuni dubbi riguardano anche l’eventuale presenza di risparmi in banca o su un libretto postale. Ci si chiede infatti quanti soldi possono tenere sul conto corrente i beneficiari del reddito di cittadinanza.

E ciò perché nella valutazione dei redditi rientra anche la liquidità in giacenza presso un istituto di credito. Pertanto è consigliabile verificare la propria condizione reddituale in riferimento agli attuali requisiti del sussidio prima di inoltrarne richiesta. A ciò si deve aggiungere il rispetto di specifici requisiti patrimoniali oltre che reddituali e l’eventuale possesso di beni durevoli come autoveicoli e moto.

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