Se il dolore al petto e al braccio sono i più conosciuti sintomi dell’infarto, attenzione a questi 3 campanelli d’allarme impensabili ma pericolosi

infarto

Secondo le statistiche ufficiali, ma prima della Pandemia, ogni anno in Italia venivano colpite da ictus e infarto quasi 250.000 persone. Un numero decisamente importante, ulteriormente aumentato per le conseguenze che tutti conosciamo, negli ultimi 24 mesi. Le malattie cardiovascolari sarebbero attualmente la prima causa di morte nel nostro Paese, con quasi il 40% dei casi. In aumento gli infarti tra le donne.

Come sempre, nelle tantissime campagne promozionali della salute del cuore, gli esperti ci ricordano che la miglior medicina sarebbe la prevenzione. Attraverso dei controlli e degli esami regolari, una dieta equilibrata e una vita attiva, possibilmente senza fumo ed eccessi di alcol. Ma oggi incentreremo la nostra attenzione su alcuni sintomi molto meno conosciuti dei soliti e che potrebbero manifestare l’arrivo di un infarto.

Potrebbero presentarsi insieme più sintomi di un infarto

Prima degli ultimissimi progressi scientifici, il classico sintomo dell’infarto era il dolore al petto e il senso di pressione al torace. Unitamente al dolore intenso al braccio sinistro. In molte persone, questi sono i sintomi in arrivo dopo delle forti emozioni, degli spaventi o degli shock. Ancora oggi, capita di vedere durante le partite di calcio, intervenire l’ambulanza e l’equipe medica proprio per l’infarto a uno spettatore. Attenzione, però che oltre ai tradizionali sintomi, l’infarto potrebbe accompagnarsi a delle altre sensazioni, che potremmo tranquillamente scambiare con disagi comuni.

Se il dolore al petto e al braccio sono i più conosciuti sintomi dell’infarto, attenzione a questi 3 campanelli d’allarme impensabili ma pericolosi

Come ricorda questo studio, la scienza riconosce 3 sintomi “alternativi” e poco conosciuti all’arrivo dell’evento cardiaco:

  • un forte dolore alla mascella;
  • bruciore alle mani;
  • senso di nausea.

Impossibile definire quanto possano essere più o meno intensi questi sintomi, perché possono ovviamente variare da caso a caso. E, soprattutto, in base alla nostra sensibilità, potrebbero cambiare per la nostra soglia del dolore.

Cosa fare immediatamente

Se il dolore al petto e al braccio dura per svariati secondi e sono presenti altri sintomi come quelli sopra indicati, chiamiamo immediatamente il 118. Più lunga è l’attesa e il tempo che lasciamo all’infarto per progredire e inferiori diventano le possibilità di sopravvivere. È fondamentale ricordare al momento della telefonata di specificare i sintomi del probabile infarto. Questo, per permettere alle unità di emergenza di intervenire con personale e mezzi all’altezza. Cerchiamo, invece di non prendere la macchina e guidare noi stessi, perché potremmo diventare un pericolo anche per gli altri. Seguiamo invece tutte le disposizioni che ci dà l’operatore telefonico fino al momento dell’arrivo del personale medico.

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