Se il datore di lavoro non paga lo stipendio si può presentare facilmente questa domanda all’INPS

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Lavorare è sempre faticoso ma diventa addirittura snervante quando a fine mese non si possono raccogliere i frutti del proprio operato. E questo accade anche quando, per qualsiasi motivo, il datore di lavoro non versa al dipendente il dovuto stipendio. Può capitare, infatti, un momento di crisi aziendale, una mancanza di liquidità, che impediscono il versamento delle retribuzioni.  E se questo può essere comprensibile, quando il comportamento è reiterato la comprensione inizia a scemare.

Se vivere senza stipendio un mese è difficile, farlo per tre o quattro mesi consecutivi inizia a diventare impossibile. Soprattutto se si ha una famiglia da mantenere e un mutuo o un affitto da pagare. Diventa impossibile, senza lo stipendio, infatti, onorare i propri impegni economici. Se il datore di lavoro non paga, il dipendente cosa può fare?

Un grave inadempimento

Anche il solo ritardo del pagamento dello stipendio rappresenta un grave inadempimento da parte del datore di lavoro. Che diventa più grave quando c’è l’omissione del versamento della retribuzione per diversi mesi. In questo caso il lavoratore può procedere a risolvere bonariamente la situazione chiedendo esplicitamente il pagamento delle somme dovute. Si raccomanda, in questo caso, di richiedere spiegazioni sempre a mezzo posta raccomanda con ricevuta di ritorno, e mai a voce.Ma non sempre questo permette di avere quello che spetta di diritto.

In caso non si ottenga bonariamente il pagamento degli stipendi arretrati si può procedere ricorrendo in Tribunale. O in alternativa all’Ispettorato del Lavoro per presentare diffida accertativa sui crediti patrimoniali dell’azienda. In caso di fallimento aziendale si può, inoltre, presentare domanda al Fondo di garanzia dell’INPS. In questo modo si possono ottenere le liquidazioni dei crediti retributivi e dell’eventuale TFR spettante.

Se il datore di lavoro non paga lo stipendio si può presentare facilmente questa domanda all’INPS

Quello che non tutti sanno, però, è che il lavoratore può presentare anche le proprie dimissioni quando non riceve lo stipendio. In questo caso si tratta di dimissioni per giusta causa e non è necessario neanche il rispetto del periodo di preavviso. Se, quindi, si trova un altro lavoro si può lasciare subito il datore di lavoro inadempiente per intraprendere la nuova attività.

Le dimissioni per giusta causa, inoltre, danno diritto al lavoratore anche di accedere alla NASPI. La disoccupazione, in questo caso, viene considerata involontaria, perchè dipende da una inadempienza del datore di lavoro. E proprio per questo da diritto alla NASPI. In quest’ultimo caso quando si presentano dimissioni va sempre specificato che sono “per giusta causa”.

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