Chi è appassionato di collezionismo e di antiquariato non tralascia questo settore particolare. Le acquasantiere hanno dei valori interessanti. La cantante Orietta Berti per esempio se ne intende. Oltre a collezionare bambole, puffi e oggetti rari, colleziona anche pezzi sacri di una certa rilevanza. E ci guida in questo settore tutto da scoprire.
La comparsa delle prime acquasantiere domestiche risale al XV secolo anche se l’uso massiccio viene datato 1500. Gli esemplari del periodo sono rari e valgono un capitale, ma in generale con questi oggetti si può guadagnare davvero tanto. Quindi se ne abbiamo ereditato qualcuno potremmo essere fortunati. I fedeli di un tempo li ponevano vicino al letto così che al mattino e alla sera potessero segnarsi prima di recitare le preghiere.
I tempi sono decisamente cambiati e questi oggetti che non hanno più la loro funzione originale se non in casi isolati, sono desiderati per la loro bellezza, la rarità e il valore economico. Un’acquasantiera del Seicento in marmo bianco costolato per esempio può valere fino a 1.600 euro se in perfette condizioni. Il marmo italiano è sempre tra i materiali meglio valutati, le acquasantiere in marmo Marble del 1950 potrebbero superare il valore di 1.100 euro.
I periodi più importanti
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Se i tuoi nonni collezionavano le acquasantiere potresti fare bingo. Potresti avere in casa un patrimonio. In Italia la cantante Orietta Berti è famosa per la sua mania per il collezionismo. Ed è probabilmente una delle collezioniste di acquasantiere che possiede i più rari e preziosi. Una vera autorità in materia. Ne ha collezionate tantissime provenienti da tutta l’Italia sfruttando mostre come il Mercante in Fiera a Parma.
I suoi pezzi più pregiati raffigurano la Madonna della sedia e sono in cloisonné cioè marmo smaltato con smalti policromi. Risalgono al periodo del primo Novecento. Questi oggetti appartenuti alle varie correnti storico artistiche cominciarono ad acquisire valore senza fermarsi per arrivare fino ai giorni nostri e diventare autentiche perle da collezione. Art Nouveau, Liberty e Art Deco sono gli stili più ricercati anche per quanto riguarda le acquasantiere.
Se i tuoi nonni collezionavano le acquasantiere falle subito valutare
È necessario sapere con precisione quali sono quelle che abbiamo in casa e che potrebbero avere un interessante valore di mercato. Sui siti specializzati in aste troviamo anche piccole acquasantiere italiane in travertino risalenti alla fine del Cinquecento in vendita in condizioni non ottimali e valutate quasi 400 euro. Le coppie in marmo dei primi del Novecento un tempo utilizzate anche come piccoli lavandini possono avere un valore che si avvicina ai 600 euro.
Le acquasantiere che troviamo in giardino e che i nostri genitori hanno ereditato senza conoscerne il valore potrebbero valere tanto. Controlliamo perché spesso venivano utilizzate come portavasi. Se sono in marmo Marble abbiamo tenuto il vaso dentro un portavasi che vale 1.000 euro. Le acquasantiere con gli angeli che spesso vedevamo appesi in casa dei nonni hanno un valore rilevante. Quelli del 1890 in bronzo valgono 1.200 euro, quelli in ceramica fiorentina 350 euro, quelle in argento massiccio dello Stato Pontificio valgono quasi 600 euro.
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