Facendo le pulizie di casa, anche se con questo caldo non sono il massimo, potremmo accorgerci di alcune presenze non particolarmente gradite. Capita magari di spostare i mobili, per rimuovere la polvere e qualche ragnatela di troppo, per ritrovarsi con dei forellini nel legno. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, è il segnale che il nostro prezioso arredo è diventato nido e mensa del tarlo. Così come potremmo vedere la polverina per terra, indice comunque di un tarlo che ha abitato nel nostro mobile e momentaneamente sarebbe volato via. Attenzione che non sono solo i mobili di casa rischio, ma anche il parquet e, soprattutto le travi dei soffitti. Moltissimi italiani stanno ristrutturando casa concedendosi la bellezza e il calore proprio di parquet e travi a vista. Ma, attenzione che sono habitat naturali perfetti per i tarli.
Attenzione anche al rumore del tarlo
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Chi ancora ha un buon udito potrebbe accorgersi della presenza dei tarli non solo per i buchi nel mobile. Quando questi parassiti sono all’opera, infatti, farebbero un rumore simile al ticchettio dell’orologio. E, gli inglesi che amano i mobili antichi, ma soprattutto dare i soprannomi a qualsiasi cosa, hanno ribattezzato questa attività “orologio della morte”.
Attenzione che proprio in questo periodo dell’anno, tra giugno e agosto, accoppiandosi e deponendo le uova, il tarlo potrebbe fare la comparsa nel legno di casa.
Se i mobili e il legno di casa sono invasi dai tarli ecco come intervenire in maniera pratica, veloce ed economica utilizzando i rimedi della nonna
C’era una volta il sistema delle nonne di campagna per eliminare la presenza dei tarli abbastanza frequente: siringare nei buchi e dove possibile dell’ammoniaca per soffocare letteralmente i tarli. Magari da bambini abbiamo il ricordo del nylon che circondava i mobili dei nonni. Era il sistema più efficace e veloce terminare la colonia di tarli presente nei mobili. Cura che dovremmo avere soprattutto se in casa abbiamo mobili preziosi.
Un alleato in cucina
Una spezia che emana un odore particolarmente sgradito al tarlo, ma anche alle tarme dei vestiti è la cannella. Il problema però è che non risolveremo del tutto la situazione, provocandone solo l’emigrazione e non la morte. Ma, se non vogliamo ricorrere agli antitarli industriali e chimici, comunque efficaci, potremmo utilizzare l’olio essenziale al cedro giapponese. Unendo a qualche goccia di questo prodotto addirittura della vodka e un po’ d’acqua. Andando a passare le superfici coinvolte come se stessimo dipingendo. Se i mobili e il legno di casa sono invasi dai tarli ecco qualche rimedio della nonna che potrebbe risolvere il problema.
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