Il Superbonus al 110% a differenza delle agevolazioni standard permette due distinte possibilità. La prima si realizza con il miglioramento a livello energetico dell’edificio a costo zero. La seconda riguarda la possibilità di agevolare i lavori in condomino. Ma cosa succede se i lavori per il Superbonus al 110% terminano nel 2022, si può accedere alla cessione del credito?
Superbonus 110% e fattore temporale dell’esecuzione dei lavori
Indice dei contenuti
Il Superbonus 110% è entrato in vigore il 1° luglio 2020 e termina il 31 dicembre 2021. Allo studio la possibilità di una proroga dell’agevolazione fino al 2024.
Se i lavori per il Superbonus al 110% terminano nel 2022, si può accedere alla cessione del credito? Basandoci sulla situazione attuale, ai fini della detrazione del 110% è considerato il fattore temporale in cui sono sostenute le spese.
Il Decreto Legge n. 34/2020, precisa che gli interventi trainanti devono essere sostenute entro il fattore temporale che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Se i lavori per il Superbonus al 110% terminano nel 2022, si può accedere alla cessione del credito?
La normativa precisa che tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021, sono agevolabili con il Superbonus al 110%.
È possibile, usufruire della detrazione fiscale in cinque anni, della cessione del credito e dello sconto in fattura.
I lavori trainanti che danno diritto al Superbonus al 110% sono:
a) isolamento delle superfici opache orizzontali e verticali (cappotto termico). A condizione che la superficie soggetta a intervento sia superiore al 25% della superficie totale dell’immobile;
b) pompa di calore a sostituzione di un impianto di riscaldamento già esistente;
c) caldaia a condensazione a sostituzione di un impianto già esistente con efficienza energetica pari alla classe A.
Se a questi interventi trainanti, sono eseguiti congiuntamente interventi secondari, chiamati “trainati”, godono lo stesso della detrazione al 110%.
Sono considerati interventi trainati, ad esempio: installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, eccetera.
Tutti gli interventi eseguiti devono migliorare l’edificio apportando il salto della doppia classe energetica o quella più alta. Questa è una condizione indispensabile per fruire del Superbonus la 110%