Il pignoramento del conto corrente è un momento davvero sgradevole che può capitare a chiunque. In caso di debiti o tasse non pagate infatti, il creditore può chiedere al tribunale di rivalersi sui beni del debitore. Tra le varie opzioni a disposizione del richiedente, i soldi in giacenza su un conto corrente sono particolarmente ambiti. Soprattutto poiché evitano la lunga e costosa procedura di vendita all’asta.
Per questo motivo il pignoramento del conto corrente è una delle casistiche più comuni di recupero forzoso di un credito. L’ufficiale giudiziario ordinerà alla banca di accedere al conto corrente del debitore e bloccare l’importo dovuto. Qualora la giacenza presente sul conto non fosse sufficiente a coprire il debito, la banca non manderà in rosso il conto. Attenderà però nuove liquidità per dare seguito all’ordine del tribunale. In questo articolo capiremo come può agire la persona pignorata. Insomma, se ho il conto corrente pignorato posso aprirne un altro?
Le limitazioni imposte dalla legge e dalle banche
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La legge non impedisce al soggetto pignorato di attivare nuovi conti correnti. La banca invece potrebbe negare questa possibilità al cliente e addirittura procedere all’estinzione di tutti i rapporti esistenti. Ovviamente dopo la conclusione del pignoramento. Il motivo di questa rigidità risiede nell’obbiettivo delle banche di servire clientela di provata solvibilità.
Ogni situazione anomala sui conti correnti rappresenta, infatti, un costo per l’istituto che peraltro non potrà proporre a quel cliente alcun finanziamento. Il cliente pignorato, quindi, alla pari del protestato, è spesso sgradito agli istituti finanziari. Questi ultimi sopporteranno costi e avranno limitate possibilità di guadagno con clienti in difficoltà. Insomma, se ho il conto corrente pignorato posso aprirne un altro solo se dimostro alla banca di essere un cliente redditizio. In caso contrario potrei ricevere la comunicazione di estinzione del mio conto corrente. Questa missiva avvisa il cliente che l’istituto provvederà a chiudere il conto entro 60 giorni.
Se ho il conto corrente pignorato posso aprirne un altro?
Se invece il cliente pignorato possiede già un altro conto nella stessa banca, potrebbero verificarsi diversi scenari. Il primo è un ulteriore pignoramento a copertura del debito. Il soggetto pignorato, infatti, è la persona e non il conto. Avere più rapporti intestati, quindi, non garantirà alcuna protezione ai propri soldi in caso di pignoramento. Un ulteriore conto in un altro istituto potrebbe, invece, aiutare se il creditore non inoltrerà all’altra banca la richiesta di pignoramento. Ricordiamo che in caso di conti cointestati, il pignoramento non supererà il 50% della giacenza.
Questo perché in caso di duplice intestazione la legge presume che i soldi depositati siano di proprietà dei titolari in parti uguali. Il pignoramento costituirà comunque un problema con le banche anche una volta estinto il debito. Le segnalazioni nelle banche dati influiranno negativamente sulle future richieste di apertura di un conto corrente. Anche presso altri istituti.