Se hai soldi liberi da investire e ti sei perso il BTP Valore è in arrivo un titolo che paga quasi il 4% in un anno!

Soldi da investire con un rendimento del 4%-Foto da imagoeconomica

Si può dire che le emissioni di prodotti di investimento tanto sul reddito fisso che sul capitale di rischio non manchino mai. Ogni settimana è foriera di nuove offerte potenzialmente capaci di soddisfare le più svariate esigenze dei risparmiatori. Ad esempio se hai soldi liberi da investire e ti sei perso il BTP Valore è in arrivo un titolo che paga quasi il 4% in un anno!

Il riferimento è al BOT, i Buoni Ordinari del Tesoro emessi dallo Stato con decreto MEF (al pari del recente BTP Valore 2028, con tassi fissi e crescenti). Ora, sul portale del MEF è comparso venerdì 6 l’annuncio dell’emissione di un nuovo BOT a 12 mesi, in asta mercoledì 11. Inoltre ha precisato che non verrà offerto il BOT trimestrale data la mancanza di specifiche esigenze di cassa.

Sintetizziamo ora i passaggi chiave della nuova emissione e del Comunicato MEF.

Il nuovo BOT a 12 mesi utile per spostare i soldi liquidi dal conto

Il calendario delle operazioni di sottoscrizione del nuovo zero coupon è il seguente:

  • 10 ottobre: termine per la prenotazione del bond da parte del pubblico;
  • 11 ottobre, H 11.00: termine per la presentazione delle domande in asta;
  • 12 ottobre, H 15.30: termine del collocamento supplementare;
  • 13 ottobre: data di regolamento.

I nuovi BOT scadranno il 14 ottobre 2024, per una durata complessiva di 367 giorni (il 2024 sarà un anno bisestile). L’importo offerto è pari 6 miliardi di €, mentre non varia il taglio minimo di sottoscrizione, fissato a 1.000 €. È ancora da attribuire, infine, l’ISIN del bond prossimo a venire.

Quanto agli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela, sui BOT a 367 giorni quella massima è fissata nella misura dello 0,15%.

Se hai soldi liberi da investire e ti sei perso il BTP Valore è in arrivo un titolo che paga quasi il 4% in un anno!

Quanto renderà il nuovo BOT a 12 mesi? Com’è noto si tratta di titoli che non staccano la cedola nel corso della loro breve esistenza. Il guadagno deriva infatti dal c.d. scarto di emissione, ossia tra il valore 100 di rimborso finale (ottobre 2024) e il suo prezzo di emissione.

Anche questi BOT saranno posti all’asta con il sistema di collocamento dell’asta competitiva, con richieste degli intermediari espresse in termini di rendimento. In pratica dovremo attendere il termine delle operazioni per conoscere il rendimento preciso ed effettivo.

Tuttavia, negli ultimissimi giorni il rendimento dei titoli di Stato a 1 anno si è portato a ridosso del 4% (3,955% alla chiusura di venerdì). Pertanto salvo eccezioni al momento ignote il rendimento esitato dei nuovi BOT dovrebbe oscillare o andare oltre il 3,9% lordo, o addirittura sfondare la soglia del 4%.

Sui BOT sono al sicuro?

I BOT sono degli strumenti di investimento “sicuri”? Premesso che di sicuro al 100% non c’è nulla, neanche quando si decide di restare cash, il rapporto rischio/rendimento/tempo non è da bocciare.

L’operazione dura al massimo un anno esatto, per cui l’obbligazione risente poco o nulla del rischio tassi. Ancora, sono strumenti sui quali vige la garanzia dello Stato al pari degli altri titoli del MEF o dei buoni postali (a ottobre ancora più ricchi).

Infine neanche il potenziale ritorno è poi così male. Ipotizzando un rendimento lordo al 3,95%, per esempio, il guadagno netto si attesterebbe sul 3,45% al netto della ritenuta. Poi ci sono le spese bancarie per commissioni e dossier titoli (di norma è oneroso) e l’imposta di bollo del 2×1.000% sulla giacenza titoli al momento della rendicontazione.

Malgrado ciò, meglio avere una piccola fonte di rendita sulla liquidità disponibile anziché averla ferma e rimetterci in tasse e spese varie.

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