Investire in titoli di Stato e obbligazioni in generale, può essere conveniente, ma anche rischioso. C’è un indice da monitorare per evitare brutte sorprese e per gestire al meglio gli investimenti abbassando il rischio di perdita.
Negli ultimi 18 mesi i tassi di interesse sono saliti a livello globale, spinti dalla ripresa economica e dalle aspettative di inflazione. Questo nuovo scenario ha avuto due effetti. Da un lato ha aumentato i rendimenti dei titoli di Stato e delle obbligazioni, rendendole più attraenti per gli investitori. Dall’altro ha aumentato i costi per chi emetteva questi titoli e quindi il debito pubblico per gli emittenti sovrani come l’Italia.
Il nostro Paese negli ultimi mesi ha visto lievitare il costo di rifinanziamento del debito accumulato negli anni. C’è il rischio che i conti vadano fuori controllo a causa dell’alto livello dei tassi di interesse. Per questo motivo, se vuoi investire nei titoli di Stato specialmente a lungo periodo, devi fare attenzione allo spread.
Cos’è lo spread e perché è importante
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Lo spread è il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali tedeschi (Bund) e italiani (BTP). Il rendimento dei titoli tedeschi è considerato il più sicuro in Europa, perché la Germania ha una solida posizione finanziaria e un debito basso. Il differenziale di rendimento dei titoli italiani con quelli tedeschi, riflette il rischio maggiore del nostro Paese di non potere onorare il suo debito. Più alto è il rischio percepito dagli investitori e più alto è lo spread.
Lo spread è importante da monitorare perché influisce sul valore dei titoli di Stato che hai in portafoglio e sulle opportunità di investimento che si presentano. Quando lo spread aumenta i prezzi dei titoli di Stato italiani scende e il rendimento aumenta. Viceversa se lo spread cala allora i prezzi dei BTP aumentano di valore perché cresce la domanda di questi titoli sul mercato.
L’andamento negli ultimi anni e la soglia critica da monitorare
Lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi ha avuto una forte oscillazione negli ultimi anni, a seconda delle condizioni economiche e politiche. A ottobre del 2018 ha raggiunto un picco di oltre 300 punti base, a causa delle tensioni con l’Unione Europea sul bilancio. A febbraio del 2020 è sceso sotto i 90 punti base, grazie al sostegno della Banca Centrale Europea e alla formazione del Governo Draghi.
Negli anni successivi il differenziale è tornato a crescere e ha toccato una punta di circa 250 punti base a ottobre, all’indomani dell’esito delle elezioni in Italia. Anche la fine del programma di acquisti di emergenza della BCE ha influito sull’allargamento del differenziale di rendimento tra BTP e Bund. Gli analisti sono quasi tutti concordi nel ritenere che la soglia critica da monitorare è quella dei 200 punti base. Secondo gli esperti questo valore segnala un livello di rischio pericoloso per l’Italia. Al momento della stesura dell’articolo lo spread era a 172 punti in rialzo dai 160 di luglio.
Se hai dei titoli di Stato o vuoi investire e il parametro sale, ecco cosa devi fare
Se lo spread dovesse riprendere a salire con decisione, meglio adottare alcune strategie per proteggere il tuo capitale e sfruttare le opportunità. Innanzitutto, se vuoi comprare, meglio diversificare il tuo portafoglio, includendo anche titoli di altri Paesi europei o extra-europei che offrono rendimenti interessanti e minor rischio.
Se decidi di comprare BTP con una scadenza lontana meglio essere sicuri di potere mantenere il titolo fino alla scadenza. Altrimenti meglio privilegiare i titoli a breve o medio termine, che sono meno sensibili alle variazioni dei tassi e dello spread. Se hai dei titoli di Stato in portafoglio, mantenendoli fino al momento del rimborso non patirai nessuna perdita.