Quello tra banca e cliente è un rapporto molto particolare. Nella vita quotidiana, sempre di più, facciamo ricorso ad operazioni che coinvolgono, direttamente o indirettamente, la nostra banca. Si pensi ai pagamenti. L’utilizzo di carte di credito e debito è sempre più diffuso. Soprattutto, ora, che partiranno le sanzioni per gli esercizi commerciali che non consentono i pagamenti con la carta. Si pensi anche alla nostra attività lavorativa. La grande maggioranza delle persone si fa addebitare i soldi dello stipendio proprio in banca tramite bonifico. Oppure, ancora, si può fare riferimento alla domiciliazione delle utenze. Molti pagano le bollette direttamente dal proprio conto.
Insomma, il rapporto banca-cliente è sempre più stretto. Ed allora, è necessario conoscere bene le norme che regolano questo rapporto. Infatti, la legge è molto attenta al comportamento delle banche nei confronti dei clienti. Da un lato, prevede un’autorità, la Banca d’Italia, che controlla che le banche si comportino in modo corretto nei confronti dei clienti.
La responsabilità della banca
Indice dei contenuti
Dall’altro lato, stabilisce tutta una serie di regole che le banche devono rispettare quando concludono contratti con i loro clienti. Tra le altre cose, devono fornire ai clienti un’informazione chiara sulle caratteristiche del contratto che stanno per stipulare. Informarli, cioè, riguardo i rischi economici che può comportare. Devono anche consegnare ai clienti copia scritta del contratto che firmano. E tanti altri obblighi di questo genere.
Non solo, oltre alla legge, anche i giudici guardano con molta attenzione al rapporto banca cliente. Ad esempio, pochi sanno che se ci hanno rubato la carta e prelevato dei soldi la banca spesso è responsabile, e deve restituirci quanto ci hanno sottratto. È il caso del phishing, cioè di quelle truffe online realizzate tramite l’inserimento di link che permetto ai malviventi di accedere al nostro conto corrente. Secondo la giurisprudenza, la banca deve garantire un alto livello di sicurezza, per evitare accessi al conto non autorizzati. Se questi accessi si verificano, comunque, la banca è normalmente responsabile, salvo che non provi la colpa del cliente.
Se ci hanno rubato la carta e prelevato dei soldi sarebbe questo il massimo importo di denaro che ci possono sottrarre
Allo stesso modo, se ci hanno rubato la carta e prelevato dei soldi, anche in questo caso la banca è normalmente responsabile. Questo dice la Corte di Cassazione con un’ordinanza del maggo 2020. Secondo i giudici, anche per i servizi fisici, la banca deve assicurare un alto livello di sicurezza. In particolare, deve garantire che le operazioni effettuate sul conto del cliente siano, effettivamente, a lui riconducibili.
Altrimenti è responsabile degli eventuali furti o truffe. Ancora più nello specifico, se la banca non si accerta della riconducibilità dell’operazione al cliente, deve risarcirlo dei soldi sottratti. Il cliente, secondo i giudici, può rispondere, anche prima del blocco della carta, fino ad un massimo di 150 euro. Oltre questa soglia, sarà la banca a doverlo risarcire.
Approfondimento