Se chiudo la Partita Iva ho diritto alla disoccupazione INPS?

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Se chiudo la Partita Iva ho diritto alla disoccupazione INPS? Questo è  l’interrogativo che si pongono molti professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi. Cerchiamo di capire meglio come funziona in questi casi e quando si ha diritto all’indennità di disoccupazione. I tecnici di ProiezionidiBorsa vi illustrano gli aspetti principali che prevede la normativa fiscale al riguardo.

Come funziona il diritto all’indennità di disoccupazione

In linea generale, l’indennità di disoccupazione INPS è una prestazione che spetta ai lavoratori dipendenti con determinati requisiti contributivi. I titolari di Partita Iva, in quanto lavoratori autonomi o imprenditori, non rientrano nella categoria dei lavoratori dipendenti. Per tale ragione, essi non hanno diritto ad inoltrare la richiesta di indennità all’INPS. Questo significa che non è possibile rispondere in maniera affermativa alla domanda: se chiudo la Partita Iva ho diritto alla disoccupazione INPS? Tuttavia, non è da escludere il possibile ottenimento dell’indennità di disoccupazione se si è in possesso di Partita Iva. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

Un esempio per chiarire meglio la questione

Immaginiamo il caso del giovane Carlo che ha aperto una Partita Iva in qualità di avvocato ma ancora fatica a vivere della propria professione. Sebbene realizzi alcune consulenze per i suoi clienti, gli incassi non gli consentono ancora un’autonomia economica. In tale situazione, Carlo ha trovato anche un lavoro part-time come impiegato ed ha un contratto di lavoro da dipendente. Nel caso in cui dovesse cessare questo rapporto di lavoro ma non l’attività professionale, Carlo otterrebbe la disoccupazione pur dimostrandosi titolare di Partita Iva? Ebbene, in questo caso la risposta può essere affermativa se si presentano i requisiti che la legge prevede.

Quali sono i requisiti per ottenere la NASpI

Solitamente l’indennità di disoccupazione NASpI si riconosce ai lavoratori dipendenti che soddisfano tali requisiti:

a) hanno involontariamente perso il lavoro e gli si riconosce lo “stato di disoccupazione” che prevede i requisiti indicati qui;

b) hanno versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti la domanda;

c) hanno accumulato almeno 30 giorni di lavoro nei 12 mesi prima della richiesta di indennità.

Come funziona l’indennità NASpI per i lavoratori dipendenti e titolari di Partita Iva allo stesso tempo

Nel caso in cui si abbia una Partita Iva aperta al momento della perdita del lavoro da dipendente, è possibile richiedere la disoccupazione. Resta valido il requisito anche se si apre la Partita Iva successivamente all’inoltro di richiesta NASpI. Un aspetto, però, da considerare è che l’indennità si riduce dell’80% del reddito di lavoro percepito. Inoltre, nel caso in cui il lavoro da libero professionista superi il reddito di 4.800 euro lordi annui, allora il diritto alla NASpI decade.

Nel caso della Dis-coll, invece, non è consentita la contestuale posizione aperta come titolare di Partita Iva. Questo requisito resta valido anche se non si percepiscono redditi ascrivibili alla Partita Iva in questione.

In conclusione, abbiamo visto che si deve dare risposta negativa alla domanda: se chiudo la Partita Iva ho diritto alla disoccupazione INPS? Al contrario, si può ottenere l’indennità se si risulta anche lavoratori dipendenti in ragione del contratto di lavoro subordinato.

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