Il rapporto tra uomo e cane è sicuramente uno dei più antichi della storia. I primi esemplari, staccatisi dai lupi veri e propri erano infatti già presenti secondo gli studiosi ai tempi degli uomini primitivi. Ovviamente allora il cane non era il compagno di vita che abbiamo nelle nostre case. Si cibava di ossa e avanzi e accompagnava l’uomo a caccia, difendendo il territorio e gli animali da pascolo. Oggi invece il nostro amico a 4 zampe è praticamente antropomorfizzato. Ossia, in tante famiglie è proprio come un bambino. Testimonianza ne sono anche i nomi, sempre più presi da quelli umani. Ma, secondo un pool di ricercatori australiani, ci sono delle nostre azioni quotidiane che darebbero loro fastidio. Se non lo danno a vedere clamorosamente è solo per il fatto che hanno una pazienza certosina.
Mai guardare un cane negli occhi soprattutto se non lo conosciamo
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Il primo consiglio che rubiamo non solo ai ricercatori ma anche agli addestratori riguarda il duello di sguardi. Se stiamo addestrando il nostro cane e dobbiamo far capire giustamente chi comanda in casa, il nostro sguardo equivale all’ordine. Soprattutto se abbiamo cani maschi e di razze dominanti, come potrebbero essere il rottweiler, il pitbull o il pastore tedesco. Ma se ci troviamo nella situazione di non conoscere il cane che abbiamo di fronte, meglio non provocarlo con lo sguardo perché potremmo invitarlo alla sfida. Allo stesso modo, mai alzare la voce in presenza di cani che non conosciamo, perché potrebbero attaccarci.
Se abbiamo sempre fatto queste 3 azioni con i nostri cani avremmo assolutamente sbagliato facendoli anche infastidire
Potrebbe sembrare un paradosso, eppure un cane senza regole assomiglia a un bambino che crescerà completamente ineducato. Non facciamo l’errore di intenerirci e permettergli tutto il possibile. Come ricordano gli allevatori, anche per il bene del nostro cane, serve almeno un’educazione di base. Cosa che può avvenire anche portando il nostro amico, indipendentemente dalla sua razza, a fare i corsi di addestramento e comportamento.
Attenzione a prendere in braccio il nostro cucciolo
Se abbiamo sempre fatto queste 3 azioni, tra cui quella di prendere in braccio il nostro cane, avremmo teoricamente sbagliato. Alzi la mano chi di noi non ha mai preso in braccio almeno una volta il proprio cane. Eppure, secondo i ricercatori australiani, con questa azione lo porteremmo via dal suo habitat naturale: il terreno. Il cane, infatti, a differenza del gatto, non amerebbe eccessivamente le altezze. Un conto è quando gioca e salta di sua spontanea volontà o comunque senza forzature. Ben diversa invece la situazione quando lo solleviamo di peso da terra. Un’azione che non piacerebbe e che molti cani ci manifesterebbero con l’insofferenza o cercando addirittura di morderci.
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