Spesso la fine di un anno e l’inizio del successivo coincidono con i famosi buoni propositi. Che, poi, magari sono anche sempre quelli: smettere di fumare, fare più attività sportiva, prendersela meno al lavoro. Ma, anche, perché no, bere meno caffè. Ricordiamo, come abbiamo spesso sottolineato nei nostri articoli, che il caffè è a tutti gli effetti una sostanza drogante. Berlo fa sicuramente bene, berne troppo fa l’effetto contrario. Ma, come in tutte le cose, se decidiamo di limitarle, non dobbiamo farlo in maniera drastica. Se abbiamo anche uno solo di questi sintomi e stiamo bevendo meno caffè non spaventiamoci perché c’è un legame fisiologico. E, lo vediamo, assieme ai nostri Esperti di salute e benessere.
Bar chiusi
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Questi giorni di ulteriori chiusure con le cosiddette zone rosse, hanno portato anche alla serrata di molti bar. E, relativi caffè che non abbiamo consumato, magari anche in compagnia. Gli italiani amano il caffè anche per la sua ritualità di momento sociale e conviviale. La chiusura dei bar assomiglia alla chiusura delle piscine e delle palestre per le nostre abitudini quotidiane. Ma, cosa accade, quindi se decidiamo di limitare la caffeina e ne siamo consumatori abbastanza accaniti? Se abbiamo anche uno solo di questi sintomi e stiamo bevendo meno caffè non spaventiamoci perché c’è un legame fisiologico e potremmo avere:
- sbalzi di umore improvvisi;
- ansia e depressione;
- stanchezza generica e non dovuta a sforzi fisici;
- incremento di episodi di irascibilità;
- emicranie e capogiri;
- attacchi improvvisi di fame.
Le cause naturali
Se ci siamo rivisti in queste manifestazioni, scaturite dalla riduzione dei nostri caffè quotidiani, la causa è riconducibile alla mancanza di questi ormoni: adrenalina e dopamina. Se ne parla anche nel mondo dello sport, per la capacità di attivare velocemente tutte le nostre qualità sensoriali e fisiche. Smettere di bere caffè, o, limitarne massicciamente l’utilizzo, blocca proprio la loro produzione. Allo stesso modo, l’assenza della caffeina, produce un altro ormone, che provoca invece la stanchezza e i famosi sbadigli: l’adenosina. Infine, se notiamo degli attacchi improvvisi di appetito, questa sensazione è sempre riconducibile alla mancanza del caffè, che, se, assunto, dona invece senso di sazietà. Rimandiamo i Lettori all’approfondimento in materia di caffè e zucchero nell’articolo sottostante.
Approfondimento
La scienza della nutrizione spiega perché non dovremmo mai mettere lo zucchero nel caffè del bar