Quando facciamo acquisti, lo facciamo generalmente con molta serenità. Questo perché conosciamo bene il brand a cui ci stiamo affidando e al quale siamo già fidelizzati. Si tratta di una sorta di rapporto di fiducia tra azienda e consumatore. In questo rapporto l’azienda garantisce che il prodotto sia destinato all’uso per cui viene venduto e ne indica i termini per un utilizzo in sicurezza. Può succedere che un prodotto abbia dei problemi non preventivati in fase di progettazione o presenti dei pericoli derivanti da conoscenze più’ approfondite. Cosa deve fare l’azienda in questi casi? Chi decide le conformità del prodotto in vendita?
Il Codice del consumo
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Secondo la Direttiva 2001/95/CE sulla sicurezza generale dei prodotti (DSGP) le imprese devono garantire che gli articoli in vendita siano sicuri e intraprendere azioni correttive qualora si rivelassero pericolosi. In Italia questa direttiva è chiamata “Codice del consumo” (D.Lgs. 206 del settembre 2005) e difende i diritti dei consumatori finali. Le autorità nazionali, garanti della legge, hanno facoltà di controllare la sicurezza dei prodotti e di intraprendere azioni adeguate contro gli articoli non a norma. La sicurezza quindi deve essere una priorità e alcune aziende riescono a farne un portabandiera perfino con prodotti fallaci sul mercato. Riconoscere di aver sbagliato, in fondo, è il metodo migliore per conquistare la fiducia dei propri clienti.
Se abbiamo acquistato questi prodotti IKEA possiamo restituirli e avere il rimborso perché sono stati ritirati dal mercato
Il colosso svedese IKEA ha appena ritirato dal mercato, per questione di sicurezza i piatti, le ciotole e le tazze delle serie Heroisk e Talkira. “La sicurezza – scrive l’azienda in un comunicato apparso sul sito – è da sempre una priorità per IKEA. Tutti i nostri prodotti vengono testati e approvati in conformità ai più severi standard e alle leggi vigenti. Ciò nonostante, ci sono stati segnalati dei casi di rottura dei prodotti. Per questo, in via precauzionale, stiamo ritirando dal mercato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie Heroisk e Talkira. Questi articoli potrebbero rompersi e provocare scottature se contengono cibi e bevande caldi”.
IKEA invita chi avesse acquistato questi prodotti a portarli in qualsiasi negozio per ricevere il rimborso, anche in assenza dello scontrino fiscale.
Se abbiamo acquistato questi prodotti IKEA possiamo restituirli e avere il rimborso perché sono stati ritirati dal mercato. Può succedere che un’azienda debba ritirare dal mercato alcuni articoli, ma questo non compromette necessariamente la fidelizzazione dei suoi clienti.