Per molti di noi è un grande dilemma. Dormire o meno con le finestre aperte d’estate quando l’afa è intensa e non troviamo ristoro. Lo stesso dubbio riguarda anche l’uso del condizionatore. Croce e delizia di molti. Ottimo di giorno. Abbiamo dubbi sull’opportunità di tenerlo accesso di notte.
Per i nostri Lettori scopriamo se d’estate possiamo dormire con le finestre aperte e cosa dice la scienza per un sonno sereno alla temperatura giusta. Oltre al sonno possiamo scoprire anche come lavorare bene e con efficacia quando il caldo è intenso. E possiamo approfondire qui.
La fonte
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Lasciamo la parola alla scienza. E consideriamo uno studio condotto dall’Università di Eindhoven (Olanda) su 17 studenti. L’esito della ricerca è disponibile sulla pubblicazione di una testata internazionale che si occupa, a livello scientifico, di inquinamento in casa e salute.
Una premessa
In genere più fonti autorevoli riferiscono che per dormire bene dobbiamo avere in camera una temperatura media di circa 19° C in estate e in inverno. Però gli scienziati di Eindhoven sostengono che la qualità del sonno è determinata soprattutto dal livello di anidride carbonica presente nella stanza. Quando dormiamo il livello di CO2 tende ad alzarsi. Invece per dormire bene occorre una riduzione della stessa.
Lo studio
L’esperimento condotto su 17 studenti evidenzia che gli alunni che hanno dormito con la finestra aperta sono riusciti a tenere un buon livello di CO2. E il sonno si è rivelato continuo e ristoratore. Il risultato, quindi, è evidente: una minore concentrazione di CO2 favorisce il sonno.
Finestre aperte
Adesso però scopriamo se d’estate possiamo dormire con le finestre aperte e cosa dice la scienza per un sonno sereno alla temperatura giusta. Perché da qui a dire che possiamo lasciare le finestre aperte, occorre prudenza.
Innanzitutto, perché durante la notte la temperatura potrebbe abbassarsi oltremisura e riservarci delle sorprese al risveglio. Mal di testa, torcicollo e molto altro. Lo studio non menziona, invece, gli effetti dell’aria condizionata rispetto alla quantità di CO2. Che quindi, non consideriamo.
D’inverno poi, come faremmo? Quindi per la semplice legge della consequenzialità, possiamo dire che sicuramente è importante far areare bene d’estate e d’inverno la camera da letto. Per qualche ora in più d’estate.
In questo caso possiamo anche desumere che quando davvero le temperature sono roventi di giorno e di notte, la finestra aperta può solo esserci d’aiuto. Almeno per alcune ore.