Diverse Università come quella di Chicago stanno concentrando le loro attenzioni sulla presenza di batteri nell’intestino nei casi in cui ci sia un sostanzioso e improvviso aumento di peso. Più è ricca la nostra dieta e maggiore sarebbe la presenza di batteri che finiscono per regolare metabolismo e assorbimento dei lipidi. Non tutti i microbi causano malattie, ma per proteggere l’intestino sarebbe necessario assumente nutrienti fondamentali. E non si tratterebbe solo di prebiotici ma anche di post-biotici. Composti derivanti da batteri potrebbero aiutare l’organismo ad assorbire le sostanze nutritive quando si è in presenza di malattie come il morbo di Crohn.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il sovrappeso deriverebbe da uno squilibrio energetico. Le calorie ingerite e quelle consumate sarebbero sbilanciate nettamente a favore delle prime. La regola d’oro è sempre la stessa, dovremmo fare molto più movimento e scegliere con cura gli orari in cui mangiare.
Studi approfonditi
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A livello molecolare i cambiamenti che subisce l’organismo quando si ingrassa o si dimagrisce sarebbero tanti. Gli studi di alcune Università come quella di Stanford si sono concentrati sulla mappatura del DNA e delle proteine prodotte dai geni durante le fasi di perdita o acquisizione di peso. Anche in questo caso i batteri sono stati tenuti d’occhio attraverso un dettagliato censimento. Durante queste fasi, i livelli proteici e molecolari sono aumentati vistosamente e così i marcatori riguardanti le infiammazioni. La scoperta scioccante degli studiosi ha riguardato l’attività del cuore che ha cominciato a pompare sangue in maniera pericolosamente inefficiente. Una volta terminata la fase di perdita o acquisizione di peso i valori sarebbero tornati alla normalità.
Quando notiamo variazioni del nostro peso dovremmo prendere in considerazione alcuni fattori. Dovremmo fare esami dettagliati e controllare con attenzione alcuni organi. La tiroide, per esempio, potrebbe creare questo tipo di problema a causa di una carenza di iodio di cui non siamo a conoscenza.
Sintomi e malesseri
Quando si altera il rapporto tra estrogeni e androgeni, aumentano i livelli di cortisolo o quelli dell’insulina, è probabile che uno squilibrio ormonale sia sopravvenuto. Se abbiamo sbalzi d’umore o cali del desiderio, nervosismo o spossatezza ma anche tachicardia e agitazione dovremmo fare una visita dal medico.
Le malattie che bloccano il metabolismo sarebbero diverse. Diabete, gotta, ipercolesterolemia, celiachia, sindrome metabolica sono alcune, forse le più note. Il nostro organismo comincia a reagire in maniera diversa rispetto al solito. Potremmo soffrire di stipsi o avere una sudorazione maggiore, sentirci fiacchi e registrare la pressione bassa. In questi casi, aumenti o diminuzione di peso sarebbero giustificati, ma dovrebbero essere presi come segnali. Una visita dal medico e un consulto con il nutrizionista potrebbero far tornare la normalità in brevissimo tempo senza ulteriori sofferenze.
Scoperta scioccante degli studiosi e anticorpi
Tra le malattie autoimmuni quella più frequente che causa variazioni di peso sarebbe la tiroide di Hashimoto. I globuli bianchi si infiltrerebbero nella tiroide e comparirebbero alcuni anticorpi che agirebbero contro l’organo. Il tessuto adiposo non sta mai fermo. Rilascia cellule e ormoni che incidono sulle funzioni fisiologiche.
Quando si verificano problemi alla tiroide si potrebbe avere un ingrossamento dei linfonodi, cioè si formerebbero dei noduli che nei casi più gravi potrebbero richiedere un intervento chirurgico. I linfonodi sottomandibolari potrebbero indurci in confusione. Anche funghi e batteri potrebbero portare infiammazioni che però sarebbero di natura completamente diversa.