Sconto sulla bolletta dell’acqua se il depuratore non funziona

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La Cassazione sostiene  spetta uno sconto sulla bolletta dell’acqua se il depuratore non funziona.

Quando il depuratore comunale non funziona e quindi l’acqua non è potabile, quindi si è costretti a bere l’acqua in bottiglia, l’utente ha ragione di contestare. Infatti, appare giusto non dover pagare per un servizio che, in realtà, non viene reso. Nella bolletta, infatti, è riportata, tra le altre voci, la quota per la depurazione. Perciò, 2 recenti sentenze della Cassazione, hanno stabilito il diritto dell’utente ad ottenere uno sconto sulla bolletta dell’acqua se il depuratore comunale non funziona.

Motivazioni della  sentenza

Partiamo ad esaminare la prima pronuncia, ossia la n. 11270 del 2020. Con essa la Corte ricorda che i Comuni non possono chiedere il pagamento della tariffa idrica se non dispongano di impianti di depurazione delle acque reflue. Ciò in quanto, una componente della tariffa del servizio idrico è proprio la quota riferita al servizio di depurazione. Questa, infatti, trova fonte non già in un atto autoritario bensì nel contratto di utenza. Sicché, sarebbe irragionevole chiedere il pagamento della quota riferita ad un servizio non prestato, per la semplice ragione che mancherebbe la controprestazione. Quindi, se l’utente paga un servizio che non riceve, ha diritto ad ottenere la restituzione delle somme già versate. Oppure, comunque, se non ha ancora pagato, la decurtazione di tali somme dalla bolletta.

Sconto sulla bolletta dell’acqua se il depuratore non funziona. Ma a chi chiedere la restituzione delle somme?

A spiegarlo è la seconda sentenza della Cassazione, ossia la n. 11294 del 2020. Secondo la Corte, l’utente deve sempre rivolgersi alla società con cui ha il contratto per la fornitura di acqua. E ciò, anche se poi il proprietario dell’impianto di deputazione è un altro soggetto. Infatti, ai fini del rapporto con l’utente conta colui con cui quest’ultimo ha firmato il contratto. Il tutto deve farsi nel rispetto, tuttavia, del termine di prescrizione, che per le bollette dell’acqua è breve, cioè di due anni.

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