L’Agenzia delle Entrate è molto attenta alle spese dei contribuenti. Per questo, i contribuenti devono essere in grado di giustificare le loro spese con il reddito percepito. Talvolta, alcuni contribuenti giustificano spese superiori a quelle prevedibili dal loro reddito con donazioni di coniugi o parenti. Ma una recente sentenza della Cassazione avrebbe stabilito che non basta giustificare le spese “oltre il limite” con il reddito del coniuge. Anche se il coniuge percepisce un reddito elevato, che giustificherebbe la spesa, il contribuente deve provare la correlazione tra donazione e spesa.
La questione sorge di continuo quando un cittadino acquista un’auto particolarmente costosa, che presupporrebbe un reddito spesso più elevato di quello percepito. Il Fisco è molto solerte sugli acquisti delle automobili e scattano accertamenti dell’Agenzia delle Entrate se chi acquista non può dimostrare l’origine della spesa. In particolare, quando un contribuente acquista un’auto troppo costosa per il suo reddito, l’Agenzia delle Entrate gli invierà un questionario da compilare. Il mancato reinvio del questionario compilato da parte del contribuente potrebbe essere motivo di accertamento da parte dell’Agenzia stessa. Anzi, secondo la Cassazione, l’Agenzia delle Entrate potrebbe passare all’accertamento anche senza inviare preventivamente il questionario.
Scattano accertamenti dell’Agenzia delle Entrate sull’acquisto dell’auto se il contribuente non invia questo semplice questionario
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Capita davvero spesso che un cittadino acquisti un’automobile particolarmente costosa, un’auto di lusso. A volte la spesa non è giustificabile dal reddito percepito dal cittadino, così l’Agenzia delle Entrate deve prestare particolare attenzione. In questi casi, infatti, l’Agenzia chiederà conto della spesa. Qualora il cittadino non sia in grado di fornire a documentazione adeguata, scatterebbe l’accertamento.
La novità, introdotta dalla sentenza della Cassazione numero 38060 del 2 dicembre 2021, è che nemmeno il reddito del coniuge basta a giustificare la spesa. La sentenza riguarda la fattispecie di una cittadina sottoposta ad accertamento dell’Agenzia delle Entrate per il possesso di due auto particolarmente costose.
Spesso, come in questo caso, i contribuenti giustificano le spese con il reddito del coniuge o di un parente prossimo. Ma, con la sentenza, la Cassazione avrebbe decretato che il reddito del parente prossimo non basta a giustificare la spesa e dunque a scampare l’accertamento. Il contribuente deve giustificare la spesa dimostrando una relazione diretta tra la donazione del parente e l’acquisto dell’auto (in questo caso). In più, l’Agenzia delle Entrate potrebbe passare all’accertamento anche senza invio preventivo del questionario, che è del tutto facoltativo (stando a quanto detto dalla Cassazione).
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