Sembra proprio che febbraio sia un mese ricco di novità in molti settori e per tantissime persone. Tra le grandi novità, dall’INPS arriva un proprio cambiamento di rotta che riconosce un diritto per anni negato a chi si trova in questa situazione.
Stiamo parlando della pensione di reversibilità spettante all’ex-coniuge. Con tale pensione lo Stato si prefigge lo scopo di sostenere i familiari superstiti della persona deceduta, titolare di pensione o assicurato. Tuttavia questo riconoscimento per anni è stato negato al coniuge separato che non avesse diritto agli alimenti.
Ma da oggi tutto cambia e a comunicarlo è l’INPS con la sua circolare n.19 del 1° febbraio 2022. In particolare, dalla pubblicazione della circolare anche il coniuge separato non avente diritto agli alimenti potrà chiedere ed ottenere la pensione di reversibilità. Basterà fare una semplice domanda all’INPS. Ma attenzione perché a seguito del nuovo orientamento giurisprudenziale condiviso dall’INPS scatta la revoca della pensione di reversibilità per alcuni pensionati.
Il coniuge separato, anche se per colpa o con addebito senza diritto agli alimenti, è equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite. Pertanto chi si è visto negare tale diritto, lo può ottenere con conseguente revoca della pensione ai danni di altri.
Scatta la revoca della pensione di reversibilità INPS per questi sfortunati pensionati che da oggi non ne hanno più diritto
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In particolare le domande di pensione di reversibilità a partire dal 1° febbraio e quelle ancora pendenti dovranno definirsi sulla base dei nuovi criteri. Inoltre tutte le domande finora respinte, purché non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato, potranno essere riesaminate. In tali ipotesi si applicheranno comunque le disposizioni previste in materia di decadenza e prescrizione.
Si pensi al caso in cui l’ex-coniuge sia convolato nel frattempo a nuove nozze.
Ma nelle ipotesi in cui la pensione di reversibilità sia stata liquidata a favore di un’altra categoria di superstiti, gli altri familiari subiranno una decurtazione o la revoca. Ad esempio nel caso in cui il diritto riguardi i figli, concorrenti con l’ex-coniuge, la pensione sarà oggetto di ricostituzione. Mentre qualora il diritto sia già riconosciuto ad una categoria di superstiti incompatibili con l’ex-coniuge, come fratelli, sorelle o genitori, sarà revocato a favore dell’ex-coniuge.
La pensione avrà effetto dalla decorrenza dell’originaria. Ad ogni modo, in tali casi, non si procederà al recupero delle somme fino a quel momento corrisposte nei confronti dei precedenti aventi diritto.
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