Come padroni abbiamo premura, normalmente, di educare il nostro amico a quattro zampe. Questo talvolta avviene naturalmente, anche quando non ce ne rendiamo conto. Fa parte del rapporto che esiste tra le due specie. Avviene fin dai tempi in cui alcuni lupi si avvicinarono alle comunità degli uomini. Volevano stabilire un contatto simbiotico. Cioè di vita in comune e con reciproci vantaggi. Ma guidata dall’uomo.
Il problema è che spesso esageriamo e assumiamo comportamenti errati. Questo avviene anche quando, per dare l’esempio, prendiamo per la collottola il nostro cucciolo. O, peggio, un esemplare adulto. Molti sono convinti che sia il metodo giusto per far cessare ad un cane un comportamento sbagliato. Allo stesso modo, per alcuni sarebbe un sistema per toglierlo da una situazione sgradita. Dicono che richiama il movimento svolto dalla madre dei cuccioli in natura. Questo approccio ha alcuni limiti che oggi vediamo. Infatti è sbagliato sgridare il cane con questo gesto dominante a cui dobbiamo rivolgere grande attenzione.
Un approccio sbagliato
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Quando parliamo di collottola ci riferiamo al tratto di pelle molle che si trova dietro la nuca del nostro cane. Sembrerebbe, a primo impatto, essere un’area priva di parti sensibili. Inoltre, assumendo una presa del genere, riteniamo di avere una posizione di dominio. Riteniamo di essere in pieno controllo del cane, il quale semplicemente si trova afferrato per un punto che non può vedere e su cui non riesce a svolgere contrasto. Un approccio del genere si chiama di dominio dall’alto e viene sconsigliato da molti comportamentisti. Il cane infatti si sentirebbe inerme (o peggio dolorante) e forse anche mortificato. Le ragioni sono di natura fisica ma anche concettuale. In primo luogo, non tutte le razze hanno un collo dotato di una pelle così flaccida. Si tratta di poche tipologie di cani, come ad esempio lo shar pei ed il bloodhound.
Il collo peraltro rappresenta una parte delicata. Lo stesso vale per le articolazioni come la coda, le zampe e la colonna vertebrale. Questo gesto sarebbe sbagliato anche nei confronti dei cuccioli. Se è vero che capita che la madre afferri per il collo i propri piccoli, ciò non significa che sia la soluzione migliore in assoluto. Semplicemente, potrebbe rappresentare la maniera più pratica e meno dolorosa per un cane.
Il nostro cane invece dovrebbe condividere i nostri insegnamenti tramite una partecipazione attiva. Questa può essere ottenuta con metodi persuasivi e dissuasivi che non dovrebbero mai fare leva su una manipolazione fisica. Ci si potrebbe allora chiedere come prendere in braccio il proprio cane.
Sbagliato sgridare il cane con questo gesto dominante perché potrebbe causare fastidi e fargli riportare traumi
Questo in parte dipende dalla grandezza e dalla stazza del nostro cane. Nel dubbio, dovremmo consultare il nostro veterinario. In generale si può dire che dovremmo provare ad utilizzare due braccia. Con una mano prendiamo le sue zampe anteriori. Contemporaneamente, solleviamo dal fondo della schiena con l’altra mano. A molti piace essere sollevati mantenendosi rivolti verso il padrone perché lo considerano un luogo sicuro.
È sorprendente sapere quanto noi siamo un punto di riferimento per i nostri amici a quattro zampe. Persino nei momenti di intimità siamo al centro delle loro attenzioni. Manteniamo sempre rispetto e responsabilità di questa posizione di guida.