Una delle abitudini più diffuse per contrastare il raffreddore è fare spremute d’arancia, mangiare agrumi e assumere integratori contenenti vitamina C. Il tutto, in virtù di una vecchia credenza, per cui essa è un toccasana contro gli indicati disturbi. Tuttavia, qualcuno si è chiesto se, effettivamente, la vitamina C aiuti o meno a curare il raffreddore. La risposta è stata data dagli esperti e saremo davvero meravigliati di sapere che è negativa. Cioè, la vitamina C non aiuta a guarire dal raffreddore, né dall’influenza ma vediamo il perché.
Effettivamente, essa presenta una serie di benefici, in quanto rinforza il sistema immunitario e contrasta la formazione dei radicali liberi. Inoltre, ostacola l’accumulo di sostanze cancerogene, prevenendo così la comparsa dei tumori e di altre malattie. La medesima, infine, non si accumula nell’organismo, in quanto idrosolubile. Pertanto, deve essere introdotta regolarmente mediante l’alimentazione.
Vitamina C e raffreddore
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A parte le molteplici proprietà benefiche, la vitamina C non cura né il raffreddore né l’influenza. Quindi, in questo senso, non ha proprietà terapeutiche o curative ma neppure preventive. Tutt’al più, proprio in ragione della sua azione antiossidante, può abbreviare il decorso delle predette malattie e favorirne la guarigione. Resta, però, il fatto che non se ne deve abusare per evitare di incorrere in effetti indesiderati. Uno di essi può essere l’ipervitaminosi C, fenomeno abbastanza grave in quanto coinvolge i reni, lo stomaco e l’apparato digerente in generale. Quindi, addirittura, a causa del suo eccesso, si può incorrere in calcoli ai reni, gastriti, crampi allo stomaco, diarrea, nausea e vomito. Ne deriva, pertanto, che non sarebbe vero che la vitamina C guarisce dal raffreddore e dell’influenza. In più, il suo abuso può provocare gravi disturbi come quelli elencati.
Sarebbe vero che la vitamina C guarisce dai sintomi influenzali?
Veniamo adesso a chiarire quali sono gli alimenti contenenti vitamina C, che quindi bisogna consumare per ottenere gli effetti benefici indicati. Ebbene, essa è presente soprattutto in alcuni tipi di frutta e verdura. In primis, come noto, ci sono le arance, poi: mandarini, fragole, kiwi e limoni. Tra le verdure, la contengono: broccoli, spinaci, pomodori e peperoni. Il massimo beneficio si ottiene introducendo questi cibi da crudi o poco cotti. In ogni caso, occorre consumarli dopo non più di 3 o 4 giorni dall’acquisto. Infine, si consideri che il fabbisogno giornaliero di vitamina C è di circa 90 mg per gli uomini e 70 mg per le donne. È, poi, maggiore se queste ultime sono in stato di gravidanza.