Che si tratti di decisioni che potranno influenzare il corso della propria vita o di semplici scelte da effettuare sul lavoro o in famiglia, poco importa. Secondo alcuni studi scientifici il nostro sistema decisionale può fortemente risentire di alcuni meccanismi che si attivano all’interno del corpo. A tale scopo, è preferibile prendere in considerazione dei particolari momenti che potrebbero rivelarsi meno adatti a scelte pienamente consapevoli e appropriate. Sarebbe questo l’orario peggiore della giornata per prendere delle decisioni secondo la scienza.
Cosa comporta il processo decisionale e come viene influenzato
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Sarà capitato a molti di trovarsi in ambasce di fronte alla possibilità di scegliere tra due alternative. La scelta, come insegnano i grandi maestri del pensiero filosofico, comporta sempre una rinuncia. Ecco perché spesso richiede un’attenta valutazione e anche un notevole sforzo cognitivo. Valutando costi e benefici ciascuno di noi prende delle decisioni che si rivelano determinanti per ulteriori esiti. Questo è sicuramente un aspetto che in molti ambiti, come quello economico, si conosce bene e si cerca di sfruttare al meglio. La ragione l’abbiamo spiegata nell’articolo “Decisioni di investimento: quando la pancia fa la differenza”. Ebbene, in tale prospettiva si potrebbe pensare che in determinati orari della giornata si possa ridurre la capacità valutativa della persona?
Sarebbe questo l’orario peggiore della giornata per prendere delle decisioni secondo la scienza
Uno studio scientifico dell’Università di Dundee ha dimostrato che la fame potrebbe influenzare notevolmente i processi decisionali nelle persone. Secondo quanto emerge dai dati, chi si trova a stomaco vuoto e deve compiere delle scelte, potrebbe farsi condizionare da una simile condizione. In che maniera? La sensazione di fame incombente, secondo i ricercatori, tende a rendere le persone più impazienti. Questo stato si potrebbe tradurre, in molti casi, in decisioni che danno una piccola ricompensa immediata piuttosto che una ricompensa maggiore ma differita nel tempo. Nei test è emerso che, a stomaco vuoto, i partecipanti si accontentavano di ricompense più piccole ma immediate.
Il contrario accadeva in coloro che avevano mangiato e che erano disponibili ad aspettare per ricompense più soddisfacenti. Per mezzo di questi dati, i ricercatori hanno tentato di dimostrare come la fame potrebbe intervenire nel processo decisionale delle persone e influenzarlo fortemente. In questi casi, si potrebbero prendere delle decisioni affrettate e meno vantaggiose per sé in diversi ambiti della vita. Sebbene ancora molti aspetti restino da approfondire, la ricerca offre un interessante spunto per una maggiore consapevolezza. Proprio in un’ottica di continua connessione uomo-ambiente, abbiamo precedentemente illustrato uno studio sull’influenza che un particolare organo del corpo ha sulla salute del cervello. Questi dati mostrano quanto siano ancora numerosi e affascinanti gli aspetti che l’uomo ha da esplorare nella conoscenza di sé.
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